reggente
reggènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di reggere]. – 1. a. Chi regge lo stato, o un alto ufficio. È usato nelle locuz. capitani r., o come sost. reggenti, della Repubblica di San Marino, i [...] r. e, sost., il reggente, la reggente, il consiglio dei reggenti; il cardinale Mazarino fu reggente in Francia durante la minorità di Luigi XIV. c. Con valore chiaramente participiale, e costruzione verbale, riferito a chi tiene temporaneamente un ...
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sesterzio
sestèrzio s. m. [dal lat. sestertius (nummus) «moneta di due unità e mezza», comp. di semis «metà» e tertius «terzo»]. – Antica moneta romana del valore di 1/4 di denaro equivalente dapprima [...] a 2 assi e 1/2, poi, dopo la battaglia del Trasimeno (217 a. C.), a 4 assi; d’argento durante la repubblica, fu poi di oricalco, del peso di un’oncia, quando divenne l’unità monetaria dell’età imperiale. ...
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saitico
saìtico agg. [dal lat. Saitĭcus, gr. Σαιτικός] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Sais, antica città egiziana sul delta del Nilo, con particolare riferimento all’epoca storica in cui tale città fu [...] capitale d’Egitto (663-525 a. C.): la dinastia saitica. 2. Nell’antica Roma, a partire dall’età ellenistica, detto della carta fatta di strisce di papiro destinata alla scrittura, di tipo meno buono della carta augusta (v. augusto1, n. 2). ...
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inferiore
inferióre agg. [dal lat. inferior -oris, comparativo di infer o infĕrus: v. infero]. – 1. a. Che si trova più in basso, che sta sotto: la parte i. di un edificio, di una colonna, di una pagina; [...] pane, stoffa di qualità i., o anche pane, stoffa i.; il risultato fu i. all’aspettativa; i nostri atleti non sono stati i. agli avversarî; considerano superiori; gli strati i. d’una popolazione, più umili. c. Come s. m. e f., persona che per grado, ...
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gandarico
gandàrico (o gandhàrico) agg. (pl. m. -ci). – Del Gandhāra, antica regione, oggi appartenente in gran parte al Pakistan, compresa tra l’Indo e il corso inferiore del Kābul; fu dal 1° al 5° [...] sec. d. C. centro politico, culturale e soprattutto religioso di grande importanza, di cui si conservano pregevoli testimonianze artistiche, spec. nella scultura (in pietra, stucco, argilla, terracotta, gesso), espressione di alta ispirazione ...
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fama
s. f. [dal lat. fama, affine al verbo fari «parlare»]. – 1. Notizia, spesso incontrollata, di larga e rapida diffusione: corse la f. di queste cose per la contrada (Boccaccio); è f. (o vuole la [...] l’anime che son di f. note (Dante). Nel mondo classico, fu personificata e considerata una dea. 2. a. Reputazione largamente diffusa e accolta f., per procurarsi onore, senza pretendere compenso materiale: c’è chi lavora per fama e chi per fame ( ...
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canonicita
canonicità s. f. [der. di canonico1]. – L’appartenenza al canone, il possesso dei requisiti per appartenervi; si usa soprattutto con riferimento a un canone di scritture sacre: la c. dell’Apocalisse [...] fu talvolta contestata. ...
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regnare
v. intr. [dal lat. regnare; v. regno] (io régno, ... noi regniamo, voi regnate, e nel cong. regniamo, regniate; aus. avere). – 1. Esercitare la funzione di re: Francesco I regnò in Francia, sulla [...] regna Amore (Petrarca). Poet., raro, trans.: [Venere] regina fu, Citera E Cipro ove perpetua Odora primavera Regnò beata (Foscolo); bene in un luogo: sulla collina regnano gli olivi. c. Resistere, durare (in espressioni fam. di senso negativo): ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così [...] in tale forma, anche dal Sella ma non in quell’occasione, fu dapprima da lui espressa, nel discorso agli elettori in Mosso Santa Maria lo andare fino all’osso nello stralciare le spese». c. Al plur., risultato della parsimonia, risparmio: perdere, ...
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materno
matèrno agg. [dal lat. maternus, der. di mater «madre»]. – 1. a. Di madre, della madre: amore, affetto m.; carezze, cure m.; la m. benedizione; sin dall’alvo m., fin dalla nascita; sangue m.; [...] guardava il fratellino con occhio m.; allevò l’orfano con sollecitudine materna. c. Che deriva, proviene e sim. da parte di madre: nonno, zio propriam. la lingua che si apprende dalla madre (Fu miglior fabbro del parlar m., Dante, con riferimento al ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...