postumo
pòstumo agg. e s. m. [dal lat. postŭmus, der. di post «dopo», con valore di superl. («ultimo»); cfr. posteriore]. – 1. agg. Di figlio, nato dopo la morte del padre: per la legge il figlio p. [...] opera, edizione p.; scritti p.; epistolario p.; il libro fu pubblicato postumo. b. Che si determina, si consegue, ha questione: la celebrità gli venne p.; fama, gloria p.; onori postumi. c. non com. Che si compie in ritardo, quando il tempo utile o ...
Leggi Tutto
riposare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e posare; nei sign. 2 e 3 è il lat. tardo repausare, comp. di re- e pausare (v. posare)] (io ripòso, ecc.; negli usi intr., aus. avere, ant. essere). – 1. tr. Posare [...] riposa dallo studio, dalle meditazioni, dai pensieri assillanti. c. fig. Avere, godere quiete, pace, tranquillità (nell riposava sotto la luna; la quale [festa] poi che riposata fu ... (Boccaccio). In partic., della terra che si lascia non lavorata ...
Leggi Tutto
spellare
v. tr. [der. di pelle, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spèllo, ecc.). – 1. a. Togliere, tirare fuori dalla pelle, con riferimento, come oggetto, ad animali morti dei quali s’intenda utilizzare [...] meno com., che scorticare o scuoiare, come forma di tortura: Marcantonio Bragadin, governatore veneziano di Cipro, fu spellato e poi ucciso dai Turchi. c. Per estens., fam., portare via un po’ di pelle, produrre un’escoriazione o una lacerazione: le ...
Leggi Tutto
canape
canapè s. m. [dal fr. canapé, e questo dal lat. mediev. canapeum, alteraz. del class. conopēum: v. conopeo]. – 1. Divano imbottito a più posti, fornito di braccioli e spalliera, usato per lo più [...] come mobile da salotto: Un tempo il c. nido giocondo Fu di risi e di scherzi (Parini). 2. Preparazione culinaria consistente di fettine di pane senza crosta, tagliate in forme diverse (anche fritte nel burro o abbrustolite) e variamente guarnite. ...
Leggi Tutto
sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle [...] e non alle apparenze; non si espresse con queste precise parole ma questa fu la s. del suo discorso; la sostanza e l’anima delle opere loro non definita che presentano particolari affinità tintoriali. c. In fisiopatologia, denominazione di composti, ...
Leggi Tutto
spelonca
spelónca (ant. o poet. spelunca) s. f. [dal lat. spelŭnca, e questo dal gr. σπήλυγξ σπήλυγγος che ha la stessa radice di σπήλαιον: v. speleo-]. – 1. a. Ampia e profonda caverna: il costume de [...] i ... Ciclopi ... fu di starsi tutti soli e divisi per le loro spelonche (Vico); una s. s’addentra nel fianco del monte; fig. Casa, abitazione tetra e squallida: abitava con la madre in uno stanzone, una specie di s., in un vicoletto buio (C. Levi). ...
Leggi Tutto
conclave
s. m. [dal lat. conclave «camera», propr. «camera chiusa a chiave», comp. di con- e clavis «chiave»; nel sign. eccles. la voce lat. fu usata la prima volta dal papa Onorio III, nel 1216]. – [...] entro 20 giorni dalla morte di un pontefice, per eleggere il nuovo: adunare, convocare il conclave. Anche, il luogo dove i cardinali, insieme con i loro segretarî o aiutanti, procedono all’elezione del nuovo papa: entrare in c.; essere in conclave. ...
Leggi Tutto
archeo-comunista
s. m. e f. e agg. (iron.) Comunista d’antan. ◆ C’è un numero verde per trovare sei uomini scomparsi di 500 mila anni fa. […] Non era una riunione di pazzi, quella che si è svolta in [...] in stile archeo-comunista. (Gabriele Beccaria, Stampa, 13 ottobre 2005, p. 26, Società e Cultura) • Giuseppe Laterza - della fu casa editrice di Benedetto Croce - farebbe cosa molto più utile se riflettesse sull’osservazione del suo autore Ralf ...
Leggi Tutto
serpentone
serpentóne s. m. [accr. di serpente]. – 1. Antico strumento a fiato della famiglia dei cornetti, di cui costituiva il più grave. Il nome si riferisce alla forma a serpente di tale aerofono [...] estensione di circa tre ottave, con un suono ruvido, potente, e fu usato come rinforzo dei bassi nelle opere, tra gli altri, di si è formato un s. di gente; nelle ore di punta c’è sempre un s. di macchine sulla tangenziale. 4. Nel linguaggio ...
Leggi Tutto
gong
gòng s. m. [dal fr. gong, voce malese di origine onomatopeica]. – Strumento musicale a percussione (detto anche, meno comunem., tam-tam), costituito da un disco concavo di bronzo con il bordo ripiegato, [...] l’estremità ricoperta di feltro o di sughero. Originario dei paesi del sud est asiatico, da dove fu importato in Cina agli inizî del 6° secolo d. C., è di largo impiego nella musica sacra e profana, nelle cerimonie magiche e per trasmettere messaggi ...
Leggi Tutto
Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...