modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] ; dammi m. di farlo e lo farò; soprattutto nelle locuz. esserci m. di, avere m. di: non c’è m. di convincerlo, di farsi intendere da lui; non ci fu m. di ottenere altro; quando avrai m. di scrivergli, salutalo da parte mia. 5. Modo di dire, locuzione ...
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crusca
s. f. [dal germ. *krūska]. – 1. a. Residuo della macinazione dei cereali (detto anche semola, sinon., questo, divenuto ormai prevalentemente region., e oggi usato con sign. specifico per indicare [...] sia le varie impressioni del Vocabolario che ne fu l’opera maggiore, soprattutto in locuz. come: vocabolo di C., registrato nel Vocabolario; autore di C., citato nel Vocabolario; parlare in C., con estrema e affettata proprietà di linguaggio. Dell ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] è di rinforzare e dirigere i suoni prodotti dal generatore; tipico fu l’uso che se ne fece in passato per rinforzare i in qualche impresa o azione; e passare in tromba, oltrepassare in velocità. c. T. marina, o t. parlante, nome dato anticam. a un ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] si può sostituire: non c’è un m. da perdere; non ebbe un m. di esitazione; ero lì lì per scattare, ma fu un m. e mi preso le chiavi; al m. della resa dei conti si è tirato indietro. c. Ogni momento, o a ogni m., o tutti i momenti, di continuo, ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo [...] C.) fu ricostruita con il nome di Costantinopoli (l’odierna Istanbul), divenendo sede del governo imperiale dell’Impero d’Oriente, che ebbe in Bisanzio il suo centro d’irradiazione (dal 4° al 15° secolo d.C il Grande in poi e fu in vigore fino alla ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] sé, o, fam. scherz., di apparecchio o congegno guasto, e sim.); non c’era nel suo sguardo alcun s. di compassione; le tue parole sono s. tutto, ma questo passa ogni s.; non il gustar del legno Fu per sé la cagion di tanto essilio [di Adamo ed Eva dal ...
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colpire
v. tr. [der. di colpo] (io colpisco, tu colpisci, ecc.). – 1. Percuotere, battere, ferire con uno o più colpi: c. con la spada, con un bastone, con un pugno; fu colpito in fronte da un sasso; [...] al cuore; c., non c. il bersaglio; nel calcio, c. il pallone di piede, di testa, al volo. Anche con uso intr. o assol.: c. nel segno; c. dove sua morte; fui colpito da tanta audacia; egli stesso fu subito colpito dal suono della parola che gli era ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] il così dire e il dargli di questa lancia per lo petto fu una cosa (Boccaccio); essere per via, non essere ancora arrivato per terra); stare seduto per terra; starsene con le gambe per aria. c. Per indicare il luogo o il termine cui un moto è diretto: ...
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trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] d’esser tratti in piazza (Pellico); il relitto della nave fu tratto in porto da due rimorchiatori; t. una barca a terra la parola tronca Forse a peggior sentenzia che non tenne (Dante). c. Indurre, spingere a fare qualche cosa: quel che mi trasse ad ...
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mamertino
agg. e s. m. [dal lat. Mamertinus, der. di Mamers -ertis, Mamerte]. – 1. Propriam., relativo a Mamerte, nome osco del dio della guerra corrispondente al dio Marte dei Latini. In epoca romana [...] così sé stessi perché si consideravano, per le loro imprese guerresche, figli di Marte). Dal sec. 6° d. C. fu dato il nome di carcere M. (Mamertinus carcer) alla prigione, precedentemente chiamata Tullianum, situata presso il Foro Romano, la ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...