colosso
colòsso s. m. [dal lat. colossus, gr. κολοσσός]. – 1. Statua di grandezza straordinaria; è per lo più nome attribuito dalla tradizione a determinate statue: il c. di Rodi, la gigantesca statua [...] ! Anche di cosa, in quanto abbia dello straordinario, dell’imponente, del grandioso: quel c. che fu l’Impero romano; i c. della narrativa, del teatro ottocentesco; i c. della cinematografia degli anni venti (v. colossal); con l’uno o con l’altro ...
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colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, [...] nuova. b. Danno notevole: quella ricaduta è stato un brutto c. per la sua salute; l’insuccesso elettorale fu un c. per la sua carriera politica; i piccoli risparmiatori hanno subìto un grave c. per la svalutazione della moneta. In medicina, e anche ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] . cingolo; per estens., cintura, cingolo in genere, anche in senso fig.: D’ogne valor portò cinta la c. (Dante), fu adorno d’ogni virtù. c. Funicella, di varia materia, annodata alle due estremità dell’arco per tenderlo e scagliare la freccia. d. Il ...
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contingenza
contingènza s. f. [dal lat. tardo contingentia, nel sign. filos.; il sign. 4 da contingente «tangente, contiguo»]. – 1. a. L’esser contingente, accidentale, non necessario. Filosofia della [...] 3. Occasione, circostanza, congiuntura: in certe c. della vita; in ogni c.; circostanza straordinaria, o triste, dolorosa: trovarsi in una brutta c.; fu una disgraziata contingenza. In partic., indennità di c. (o assol. contingenza), indennità che i ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] s. il capo; montò s. un panchetto; il ferito fu adagiato s. la barella; fu con un salto s. il carro; salì s. un rialzo si è mangiato tutto il di s. del dolce; sul di s. è bianco. c. Di uso frequente la locuz. al di s., per il semplice sopra o di sopra ...
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concerto
concèrto s. m. [der. di concertare]. – 1. a. Accordo, intesa: non si è potuto provare che ci sia stato c. fra i due imputati; uscirono dall’osteria, Tonio avviandosi a casa, e studiando la fandonia [...] divise, ... non poterono urtar tutte al medesimo tempo e di c. (Botta); andare di c., procedere insieme: il qual errore va di c. con quell’altro (Vico). b. Concordia: questo smacco fu prodotto ... dall’indolenza e dal difetto di concerto fra i ...
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conclusione
concluṡióne (raro conchiuṡióne) s. f. [dal lat. conclusio -onis, der. di concludĕre «concludere»]. – 1. a. Il fatto di concludere, d’essere concluso; compimento, termine: c. di un affare, [...] racconto, un dibattito e sim., risultato finale: la c. della rissa fu che finirono entrambi in guardina; il film ha avuto una c. inaspettata; non si può prevedere quale sarà la c. della lite intentata. c. Chiusa di un discorso, di uno scritto, e in ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] affanniate t.; non ti sporgere t.; perché gridi t.?; che c’è t. da guardare? (o che c’è da guardare t.?); non vedo che ci sia t. da buona; quindi, così valente, così abile, ecc.): il quale fu da tanto ..., che egli paceficò il figliulo col padre ( ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] chi più si falli (Dante); o malagevole: altra via, che fu sì aspra e forte, Che lo salire omai ne parrà gioco ( , il rinforzo; nelle scarpe, il pezzo forte (v. sopra, al n. 3 c); il f. della lama, nella scherma, la parte della lama a un terzo dall ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] (lat. principium; abbrev. pr.) la parte che viene prima del 1° paragrafo. c. Comuni le locuz. avv. con sign. temporale al p. (meno com. a fatto o di una serie di fatti: quella vincita fu il p. della fortuna della famiglia; il malcontento ebbe ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...