push factor loc. s.le m. L’insieme delle condizioni di vita fortemente sfavorevoli causate da pressione demografica, povertà e fame, situazioni o eventi ambientali estremi, persecuzioni politiche e torture, [...] di richiamo per le barche dei migranti, Camps [Oscar C., direttore di Proactiva Open Arms] risponde che bisogna guardare al così all'autunno del 2016 e dopo la seconda missione fu chiaro al comandante Gatti [Riccardo G., comandante e capomissione ...
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escapismo s. m. Fuga, evasione dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), messa in atto cercando rifugio nell’immaginazione o nel divertimento. ♦ Il regista James Orr, per la ditta Walt Disney, [...] a vela di [Massimo] D’ Alema e di altri leader politici c’è una traccia di escapismo, un elemento, un retrosapore, peraltro dal suo tempo e dal suo spazio: la letteratura. L’escapismo fu il solo mezzo di conforto se non di salvezza dei detenuti del ...
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benaltrismo s. m. Nella lingua dei media, l’atteggiamento polemico, molto diffuso in politica, di chi ammonisce che non bisogna occuparsi di una data questione perché sarebbero ben altre, più importanti, [...] proprio modello di pensiero. Si tramanda che all'inizio ci fu un rigore dato o non dato. Alla garbata, risentita, a destra. O, peggio, come esercizio di piccoli poteri d'interdizione. C'è dell'altro. È una cultura forte e radicata: quando non sarà ...
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pommelier s. m. e f. Professionista dell’assaggio e del servizio del sidro. ◆ Mai assaggiato il Sidro!? Bhè è l'occasione giusta… assieme all'unico Pommelier d'Italia!! E lo abbiamo noi...!! (BaBaAssociazioneCulturale, [...] parte. «Il sidro adesso si può comprare in internet, non c’è richiesta in Italia perché non è conosciuto, ma se io era all’epoca [2019] recentissima. […] Quando nel Regno Unito fu accreditata per la prima volta una «pommelier»: Jane Peyton, già ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] al dritto il busto del sovrano con la corona a raggi, al rovescio un cavallo; fu anche nome di monete di pari valore emesse in Francia e in Spagna. 5. a. C. marino, in araldica, figura chimerica di un cavallo che dal ventre in giù prende la ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] . La parola entra inoltre in espressioni blasfeme o eufemistiche, quali per es. c. di Bacco!, c. del diavolo!, c. di mille bombe! b. Cadavere, salma: il c. fu gettato nella fossa comune; Lo c. mio gelato in su la foce Trovò l’Archian rubesto (Dante ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] quella dote Che da te prese il primo ricco patre (Dante); al buffet c’era ogni ben di Dio, ma io ho preso solo un pasticcino; ; presa la città, la saccheggiarono; la fortezza, la trincea fu presa al secondo assalto. h. Riuscire a sottrarre o ad avere ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] : la mattina seguente fu saputo per tutta la contrada che questa cosa era stata (Boccaccio). c. Nel linguaggio letter., costruito con il verbo avere, con tono più sostenuto: avete da s. che c’è ancora molto da fare; hai da s. che ho deciso di prendere ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] , e vi erano lasciati morire: il supplizio della c.; condannare alla c.; stendere in c.; legare, inchiodare in c.; mettere qualcuno in c., anche fig., tormentarlo. b. Per antonomasia, quella su cui fu inchiodato e sofferse la morte Gesù Cristo: Gesù ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] riferimento ad età anteriore alla diffusione della stampa: c. cartaceo o bombicino, di carta; c. membranaceo, di pergamena; c. riscritto o palinsesto, antico manoscritto in cui la scrittura originale fu raschiata per scrivervi sopra un nuovo testo ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...