copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. [...] esempî, di illustrazioni; spropositi in gran copia; contento nella sua agricultura [Cincinnato] più stimò la onestà che ogni c. d’auro (Alberti); Cui fu donato in copia Doni con volto amico (Manzoni). 2. Facoltà, agio, comodità di fare o di servirsi ...
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compare
(ant. compadre) s. m. [lat. tardo compater -tris, comp. di con- e pater «padre»]. – 1. a. Chi tiene a battesimo o a cresima il figlio altrui, sia rispetto a questo (e in tale caso è sinon. di [...] che gli è, o era, riservato di consegnare gli anelli agli sposi nel corso della cerimonia nuziale, spesso come suo personale regalo: c. d’anello fu Arrigo che aveva l’età di Luciana (Pratolini). 2. estens. a. Titolo che si dà a un vecchio amico o a ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] più dopo prop. negativa: Ella non par che ’l creda, e sì sel vede (Petrarca). c. Nel sign. di «finché, fino a quando»: messasi la via tra’ piedi non ristette sì fu a casa di lei (Boccaccio). d. In numerosi casi, l’avv. sì ha, negli antichi scrittori ...
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causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni [...] prep. per, di, a (per es.: «Riconosciuto colpevole, fu condannato»; «Sapendomi in casa, mi telefonò»; «Spesso, per voler di vederti guarito»; «Hai fatto male a ritirarti»). c. Nel diritto comm., negozî c., i negozî nei quali (a differenza dei negozî ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] equivale a «quasi un, poco meno di un ...»: è stato un m. trionfo; fu una m. sconfitta; mi prese un m. accidente; m’ha fatto una m. di m.; scegliere una via di m.; o prendere o lasciare, non c’è via di m.; tenere la via del m. [tra farsi amare ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] quando poi si vollero distinguere graficamente i due suoni, per quello sonoro s’introdusse una C lievemente modificata, che fu appunto la G. La differenziazione tra C e G si accentuò poi nelle minuscole, che oggi quanto alla forma non hanno più nulla ...
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correttore2
correttóre2 s. m. [dal lat. corrector -oris, der. di corrigĕre «correggere»]. – 1. Chi corregge, in genere (f. -trice): so quel che fo, non ho bisogno di correttori (Goldoni). Nell’ordine [...] a lui affidati, una delle sue funzioni): c. dell’ordine, c. provinciale, c. locale, il superiore che presiede rispettivamente preposto con funzione di governatore a ciascuno dei distretti in cui fu divisa l’Italia al tempo di Diocleziano. 4. Nel ...
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flagello
flagèllo (ant. fragèllo) s. m. [dal lat. flagellum, dim. di flagrum «sferza»]. – 1. Specie di sferza fatta di funicelle sparse di nodi o strisce di cuoio o filo metallico con palline di piombo [...] detto «f. di Dio» (cfr. anche Dante: Quell’Attila che fu f. in terra); certi individui sono veri f. per l’umanità; , moltitudine (soprattutto di persone o cose spiacevoli): c’era un f. di gente; c’è un f. di riviste pornografiche nelle edicole; ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] o si considerino in un insieme più o meno compatto: il paese fu investito da una m. di lava; masse di neve, di sabbia, di cianfrusaglie; anche fig.: ha fatto una m. di errori, di spropositi; c’è una m. di lavoro che mi attende. 3. Riferito a persone ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] qualcuno brutta figura, lasciar fare agli altri, ecc.; quest’uso fu molto più frequente, e anche più largo, nella lingua antica: (oltre a quelle modali già indicate al precedente n. 4 c): tutto è andato a meraviglia; a patto, a condizione di ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...