buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] i suoi b. uffici presso il ministro, e la questione fu risolta; a buon diritto, a giusta ragione; a ogni comportarsi bene: mi raccomando, fa’ il buono! b. Con valore neutro, cosa buona: c’è del b. in quel che scrive; ha questo di b., che ciò che fa ...
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coincidenza
coincidènza s. f. [der. di coincidere]. – 1. Il coincidere, l’accadere simultaneo e fortuito di due o più fatti o circostanze diverse: fu una strana c.; per una fortunata c.; incontro, corrispondenza [...] arriva e un altro parte poco dopo in modo da permettere ai viaggiatori di cambiare linea: treni in c.; prendere, trovare, perdere la c. (per una data località). 2. In matematica, identità, sovrapposizione di punti, di piani e, in generale, di figure ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] anche riferito a cosa: per l’opre sue ch. e famose Fu fatto capitan di quelle squadre (Ariosto); queste zolle, Che fien di ciò che avviene; avevo idee poco ch. in proposito. c. Nitido, facilmente intelligibile: esporre in modo ch.; ha fatto un ...
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spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] con una spina. Com. le espressioni prov.: non c’è rosa senza spine, non c’è cosa gradita che non sia accompagnata da qualche quando l’uva imbruna (Dante). Corona di spine, quella che fu posta per supplizio e per dileggio sul capo di Gesù Cristo dai ...
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meschino
agg. [dall’arabo miskīn «povero, indigente»]. – 1. letter. Infelice, sventurato, che si trova in misero stato; esprime in genere commiserazione: povero e m. fu d’Atene cacciato (Boccaccio); [...] spirituale, angustia, grettezza: ha un cervello m.; sentimenti, pensieri m.; il mio primo moto fu m., frugai nello zaino per vedere se avesse tolto qualcosa, e c’era tutto (Ennio Flaiano); gente d’idee m.; quanto sei meschino! Per estens., di ciò ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] troncare ogni rapporto con quella società; el re Luigi fu messo in Italia dalla ambizione de’ Viniziani, che casi, v. una persona, chiedere di lei, cercarla per vederla o parlarle: c’è di là un signore che ti vuole; signora, la vogliono al telefono; ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] della Bibbia (di qui il modo prov. il m. non fu fatto in un giorno, che si usa ripetere a chi si usate per significare (con vario tono e in varie occasioni) che c’è spazio per tutti o che c’è posto anche in un luogo diverso da quello in cui ci ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] o indica particolari meriti: La gentil donna che per suo valore Fu posta da l’altissimo signore Nel ciel de l’umiltate, ov’ immenso; capisci il v. che avrebbe questa notizia se fosse vera? c. In alcuni casi, come sinon. di validità o efficacia: se il ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] cittadini; presentarsi, annunciare al p.; parlare al p. plaudente. c. L’insieme dei fedeli: il clero e il p. diocesi, di una parrocchia; nel popolo di Santo Brancazio di Firenze fu già uno notaio ... (Sacchetti); questo significato si conserva nel ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] i p. di quasi tutto il mondo allora conosciuto; Venezia fu per secoli la p. dell’Adriatico. In senso fig., credersi assilla: era un’idea fissa, padrona ormai di tutti i miei pensieri. c. Essere p. di ..., avere facoltà e potere di agire, di decidere ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...