copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani [...] come lingua parlata, rimane soltanto nella liturgia della Chiesa copta. Scrittura c., nata fra il 1° e il 2° sec. come adattamento della scrittura greca, formatasi definitivamente nel 3° sec., fu di uso comune anche sotto la dominazione araba fino al ...
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comparire
v. intr. [lat. comparēre, con mutamento di coniug.] (io comparisco o compàio, tu comparisci o compari, ecc.; pass. rem. comparvi, comparìi o comparsi; part. pass. comparso, raro comparito; [...] giur. (in questo caso, pass. rem. solo comparsi), presentarsi all’autorità giudiziaria: c. in tribunale; c. davanti al giudice; fu citato a c. per il 3 dicembre; c. come imputato, come teste. 2. a. Rivelarsi in reale o falsa apparenza, avere ...
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posare
v. intr. e tr. [lat. tardo pausare «cessare» (v. pausare); nel sign. 6 b ricalca il fr. poser] (io pòso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr., ant. o letter. a. Cessare, o smettere temporaneamente, [...] commendai l’armi, Cui la destra del ciel fu sì congiunta, Che segno fu ch’i’ dovessi posarmi (Dante), che io e che consola, Sulla deserta coltrice Accanto a lui posò (Manzoni). c. Di uso raro come trans., con valore causativo, far riposare: Tutta ...
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composito
compòṡito agg. [dal lat. composĭtus, part. pass. di componĕre «comporre»]. – 1. Composto: questo non seguita nelle cose miste e c. (B. Castiglione); macchina c., v. compound; per estens., eterogeneo, [...] spesso anche elementi figurati; fu usato nel Rinascimento e nel Barocco. b. Nella costruzione navale, scafo c., di costruzione mista, cioè geneticamente diverse. d. Nella tecnologia dei materiali, materiali c. (o solo compositi s. m.), quelli ottenuti ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., [...] complesso dei combattenti a cavallo: fu impegnata nell’assalto tutta la c.; i nemici disponevano di una c. numerosa. b. Una delle cinque armi dell’esercito italiano, sviluppatasi dai reggimenti di dragoni piemontesi, e costituita da soldati a cavallo ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] Ciascun de’ vostri (Leopardi); mandare alla m., dove c’è grave rischio di morire (per es., di soldati mandati volte. g. Talvolta, ciò che è causa di morte: il vizio del bere fu la sua m.; quella pleurite non curata è stata la sua m.; iperb.: tu ...
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silenzio
silènzio s. m. [dal lat. silentium, der. di silens -entis, part. pres. di silēre «tacere, non fare rumore»]. – 1. a. Assenza di rumori, di suoni, voci e sim., come condizione che si verifica [...] s. della notte; nella vecchia casa abbandonata regnava un profondo s., un s. di morte, un s. di tomba; il s. fu rotto improvvisamente da un urlo; qui c’è un gran s., si può lavorare in pace; è possibile avere un po’ di s., in questa casa?; all’orror ...
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concione
concióne s. f. [dal lat. contio -onis, da un anteriore co(n)ventio «riunione», der. di convenire «riunirsi»], letter. – 1. ant. Pubblica adunanza, assemblea per trattare di cose dello stato [...] è usato solo in riferimenti storici): fu convocata una c.; chiamò il popolo a c. (Machiavelli). 2. Discorso solenne fatto in pubblico, arringa (nell’uso moderno ha spesso valore iron. o spreg.): non è con enfatiche c. che si provvede ai bisogni del ...
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corruzione
corruzióne s. f. [dal lat. corruptio -onis, der. di corrumpĕre «corrompere», part. pass. corruptus]. – 1. a. Il corrompersi, l’essere corrotto, nel senso di decomposizione, disfacimento, putrefazione [...] dei puristi); più spesso in senso morale, depravazione: c. dei costumi; la c. dei giovani, della società; la c. della classe politica; vivere in mezzo alla corruzione. c. ant. Contagio: gran c. di vaiuolo, che fu in Firenze (G. Villani). 2. In senso ...
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condannare
v. tr. (ant. condennare) [lat. condemnare, comp. di con- e damnare «condannare», rifatto secondo il verbo semplice; nel sign. 4, sull’esempio del fr. condamner]. – 1. a. Dichiarare colpevole, [...] la pena o la sanzione corrispondente al genere e alla gravità della colpa: c. per furto, per omicidio, per truffa; fu condannato a dieci anni di reclusione; c. a morte, all’esilio, a un’ammenda. Con riferimento al processo civile, ingiungere ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...