comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] o reciproche: essere capace, incapace di c., avere facilità o difficoltà di c.; riesce a stabilire un’immediata c. con i proprî amici, con il pubblico; la c. tra i due capi di stato fu intensa e soddisfacente. c. Più com., nell’uso corrente, l ...
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cintura
s. f. [lat. cinctūra, der. di cingĕre «cingere»]. – 1. a. Striscia di pelle, di cuoio, di tessuto o d’altro materiale che si cinge intorno alla vita per sostenere la gonna, i pantaloni, o per [...] estens. Con sign. più generico, oggetto che cinge, che chiude all’intorno: a. Cerchio di ferro o di legno: fu necessario il far mettere le quattro c. alle colonne, acciò non facessero altro movimento (Baldinucci). b. In architettura, sinon. di cembra ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni [...] solo granello a far essere il mucchio. 2. Nell’accezione etimologica, il termine (propriam. soriticus syllogismus) fu poi ripreso dallo scrittore latino C. Mario Vittorio (4° sec.) per indicare una forma di sillogismo composto non di due ma di più ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] anche amicizia rotta e poi rinnovata o sim.), da cui i prov. serva ripresa (o prete spretato) e c. riscaldato non fu mai buona (buono), e i c. riscaldati furono buoni ma non lodati, che si dicono quando si ripete una prova riuscita male una prima ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] , dei suoi muscoli, e un atleta di grande p.; la p. del pugno fu tale da stordirmi; anche di animali, la p. di un toro, di un ., lo stesso che insieme delle parti (v. insieme, n. 2 b). c. In geometria, p. di un punto P rispetto a una circonferenza (o ...
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concorso2
concórso2 s. m. [dal lat. concursus -us, der. di concurrĕre «concorrere»]. – 1. a. Il concorrere di gente a uno stesso luogo, affluenza: ci fu un gran c. di popolo; il convegno s’è inaugurato [...] nel reato, quando due o più persone concorrono con la loro attività a realizzare un fatto previsto dalla legge come reato; c. di colpa, quando un determinato evento dannoso è dovuto, oltre che all’attività colposa di un altro soggetto, anche a quella ...
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cortesia
corteṡìa s. f. [der. di cortese]. – 1. Complesso di qualità, tra cui rispetto verso gli altri, benevolenza verso gli inferiori, liberalità, piacevolezza di conversazione, disdegno d’ogni viltà, [...] del medioevo, costituivano una caratteristica dell’uomo di corte: c. e onestade è tutt’uno: e però che ne le da le corti, e fu tanto a dire c. quanto uso di corte (Dante); Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, Le c., l’audaci imprese io ...
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concreto
concrèto agg. [dal lat. concretus «denso, rappreso, concreto», part. pass. di concrescĕre «condensarsi, coagularsi»]. – 1. non com. a. Solido, consistente, condensato: sostanze c., sostanze [...] liquido. b. Rappreso: In luogo di buoni odori Vi sarà la sanie c. (D’Annunzio). 2. a. In opposizione ad astratto, detto di alle forme del mondo esterno o a elementi lirici o simbolici; fu teorizzata, dal 1930 in poi, soprattutto da T. van Doesburg e ...
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corto
córto agg. [lat. cŭrtus]. – 1. a. Che ha relativamente poca lunghezza o è meno lungo del normale: fiori a gambo c.; fucile a canna c.; spada, pugnale a lama c. (fig., venire ai ferri c., impegnarsi [...] ; riferito a parti del corpo umano, o alla persona stessa: avere il collo c., le gambe c.; essere c. di collo, di gambe; modo prov., l’ultimo a comparir fu gamba c., con riferimento a persona che è solita arrivare per ultima; fig., le bugie hanno ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda [...] da cane (o più spesso da cani), di pessima fattura; un c., cantante o attore di teatro inadatto alla scena per irrimediabile insufficienza di qualità e di mezzi. Anticam. fu titolo ingiurioso rivolto dai cristiani agli infedeli, spec. ai Turchi: Che ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...