corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] crediate che noi andiamo a imbolare, ma noi andiamo in c. (Boccaccio); e nel senso partic. di «correre il mare», le locuz. andare in c., mettersi in c., corseggiare, fare il corsaro: Oddone, che fu mago e corsale similmente, e più noceva a’ nemici ...
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canizie
canìzie s. f. [dal lat. canities, der. di canus «grigio, canuto»]. – 1. Incanutimento, imbiancamento dei capelli e dei peli in genere, che si osserva comunemente nell’età avanzata ma che può [...] capelli canuti: con le mani alzate sopra una c. vituperosa (Manzoni); estens., spec. in quanto segno dell’età senile, della vecchiezza: rispettare la c.; fu di conforto alla sua c.; due potestà, due c., due esperienze consumate si trovavano a fronte ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] sia nell’uso ant.: da tutti i gentili uomini di Genova fu onorato e volentier veduto (Boccaccio); sia nell’uso mod.: si in sogno, perché da più di un anno è in America per lavoro. c. Vedere con la fantasia o con l’immaginazione: e se pur mira Dopo ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, [...] rimane ancora in uso nella locuz. classi medie (o c. media, per traduz. dell’ingl. middle class) per c. maschile, c. femminile, c. mista; una c. attenta; una c. di fannulloni. c. L’aula che accoglie gli alunni per le lezioni: entrare in c.; una c ...
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cerchio
cérchio (ant. cérco) s. m. [lat. cĭrcŭlus; la forma cerco è il lat. cĭrcus]. – 1. La superficie piana racchiusa da una circonferenza, luogo dei punti del piano aventi distanza minore o uguale [...] un mezzo cerchio. Quadratura del c., antichissimo problema di geometria, consistente nel costruire con soli riga e compasso un quadrato di area pari a quella di un cerchio di dato raggio; soltanto nel 1822 fu dimostrato (F. Lindeman) che il ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] , e sim.; con altro senso: non c’è C. che obbedisca, non c’è C. di fargli capire ragione, ecc., non c’è verso (cfr. l’espressione analoga, e più com., non c’è santi che ...); e al plur.: sportello, che non vi fu cristi Che stesse mai né aperto né ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] per la critica). 2. L’insieme dei critici e dei loro scritti: il film fu stroncato dalla c.; la c. ha accolto favorevolmente il nuovo libro; c. militante, esercitata per lo più su quotidiani e avente generalmente per argomento la letteratura o ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] poeta v.; è stato un v. gentiluomo; si è comportato da v. amico; fu per lui un v. padre; anche di qualità cattive: è un v. briccone grande del vero. d. Locuz. particolari: salvo il v., se non c’è errore; e valga il v., letter., con vario uso e sign. ...
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crollo
cròllo s. m. [der. di crollare]. – 1. Forte scossa data o ricevuta, movimento di persona o di cosa che si scuote: al primo c. dell’albero, gran parte dei frutti venne giù; dare un c., scuotere, [...] , fallimento, rovina finanziaria, disastro economico o politico, collasso fisico e sim.: fu il c. delle nostre speranze; il suo patrimonio ha avuto un c. improvviso; la memoria paurosa del gran c. dell’ottantanove (Carducci); la sua salute ha dato un ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] può derivare da un acido per perdita di uno o più protoni. c. In elettrologia, fin dall’antico si riconobbe come elettricità n. quella la fine del 19° sec.) l’elettricità negativa fu riconosciuta come propria degli elettroni dell’atomo (l’elettricità ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...