sburrare
v. tr. [der. di burro, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Togliere al latte la parte grassa, per farne burro o panna. ◆ Part. pass. sburrato, anche come agg.: latte sburrato. ...
Leggi Tutto
cascina
s. f. [forse der. del lat. capsa «recipiente»; cfr., nel sign. di fabbricato rurale, il lomb. ant. cassina, forma già documentata nel lat. mediev.]. – 1. a. Nell’Italia settentr., complesso di [...] raccolto il formaggio grana prodotto in un’annata. c. tosc. Stalla per le vacche; luogo dove si fanno il cacio e il burro. A Firenze, le Cascine, vasto parco, con ippodromo e luogo di passeggio, così chiamato per le cascine che vi erano un tempo ...
Leggi Tutto
panettone
panettóne s. m. [adattam. del milan. panattón, der. di pane1]. – 1. Tipico dolce milanese, a forma di cupola, la cui lavorazione comporta due impasti, il primo, alla sera, fatto con farina, [...] e zucchero, il secondo, al mattino seguente, fatto con farina, burro, zucchero, sale, cedro, uva sultanina e tuorli d’uovo, che vengono incorporati nella pasta già lievitata, ottenendo così un nuovo impasto che, collocato in stampi cilindrici, è ...
Leggi Tutto
sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] la pasta col sugo di carne. b. L’umore saporito che si ottiene in vivande, soprattutto di carne, cotte in olio o burro, con sale e aromi e anche con altri ingredienti: tirare il s., portarlo lentamente a giusta cottura; il s. dello stufato, dello ...
Leggi Tutto
scaloppa
scalòppa s. f. [dal fr. escalope, der. di una voce dial. che si ritiene formata con écale «conchiglia» e sovrapposizione di enveloppe «involucro»]. – Sottile fettina di carne magra, per lo più [...] di vitello, cotta rapidamente in padella e variamente insaporita (burro e acciughe, burro e salvia, prosciutto e formaggio, ecc.). ◆ Dim. scaloppina (v.). ...
Leggi Tutto
portaburro
s. m. [comp. di portare e burro], invar. – Recipiente di materiale vario (ceramica, porcellana, vetro, ecc.) in cui si mette il burro da servire in tavola o da conservare; burriera. ...
Leggi Tutto
shea
〈šìi〉 (o shee) s. ingl. [da una voce mandingo]. – Altro nome della pianta karité (v.), dai cui semi si ottiene un grasso, burro di shea, di colore da giallognolo o rossastro, sapore aromatico, usato [...] per preparare surrogati del burro, per saponi, e dagli indigeni dell’Africa centrale come medicamento. ...
Leggi Tutto
margarina
s. f. [dal fr. margarine, der. di margar(ique) «margarico»]. – Prodotto di largo uso alimentare, spec. in sostituzione del burro, consistente in un’emulsione solida di grassi e acqua, resa [...] sapida con l’aggiunta di sale e di sostanze che hanno l’aroma del burro. Si hanno margarine vegetali (come quelle usate in Italia), ottenute da grassi vegetali ad alto punto di fusione (di palma, di cocco, ecc.) cui ne vengono aggiunti altri (di ...
Leggi Tutto
margarinare
v. tr. [der. di margarina]. – Mescolare con margarina. ◆ Part. pass. margarinato, anche come agg., nelle locuz.: burro margarinato, burro cui sia stata mescolata, lecitamente o no, della [...] margarina; formaggio margarinato, tipo di formaggio prodotto con latte centrifugato al quale sono addizionati grassi estranei quali grasso di cocco, oleomargarina, ecc ...
Leggi Tutto
stantio
stantìo (ant. o dial. stantivo) agg. [dal lat. pop. e mediev. stantivus, der. di stans stantis, part. pres. di stare «stare»]. – 1. Di alimento che, per essere stato conservato troppo a lungo [...] con uso sostantivato, il sapore e l’odore di stantio: questi biscotti sanno di s.; il burro ha preso di s., sa di stantio. 2. fig. D’altre cose, anche astratte, non più valido, fuori uso, fuori moda, sorpassato (sempre con intonazione spreg.): idee ...
Leggi Tutto
Sostanza alimentare composta dalle materie grasse contenute nel latte e ottenuta mediante la lavorazione della panna.
Industrialmente ha importanza soltanto il b. fatto col latte di vacca, quelli di pecora e di bufala sono oggetto di produzione...
burro
Andrea Mariani
. Il vocabolo appare in If XVII 63 un'oca bianca più che burro (per il testo, cfr. Petrocchi, ad l., dove si rifiuta la variante ch'eburro, da ebur, " avorio "). Il colore " bianco latte " in realtà ben s'addice a un'oca...