metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] m. proprio; un buon m., un cattivo m.; un m. giusto, sbagliato. Talora indica più esplicitamente l’ordine, e anche la modo con cui si cerca di raggiungere uno scopo, senza l’idea d’un ordine e d’una correlazione tra più atti o fasi o momenti; così in ...
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scelta
scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne [...] fanno dubitare dell’opportunità di assumere tale assioma alla base della teoria degli insiemi. Sono attualmente noti più di cento enunciati equivalenti dell’assioma della scelta, tra i quali il postulato di Zermelo (o principio del buonordinamento). ...
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ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] rivolge a don Abbondio); o, infine, l’attività di sovrintendere al buon andamento: Maria, ... a’ piedi di Cristo sedendo, nulla cura 1972, i due gradi inferiori dell’ordine sacro, precedentemente inclusi tra gli ordini minori, cioè l’accolitato e il ...
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sistemare
v. tr. [der. di sistema] (io sistèmo, ecc.). – 1. Ordinare, organizzare in sistema, riferito all’ordinamento e alle classificazioni delle scienze naturali e quindi, per estens. (ma non com.), [...] s. uno stato, un’amministrazione pubblica. 2. estens. a. Mettere in ordine, a posto; riordinare: s. la casa, i mobili, i quadri; e. Nell’uso fam., mettere a posto, raddrizzare; dare una buona lezione, una punizione: ora ti sistemo io!; se lo viene a ...
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consigliere
consiglière (ant. consiglièro) s. m. (f. -a) [dal fr. ant. conseillier, che è il lat. consiliarius]. – 1. Chi consiglia, persona a cui si ricorre occasionalmente oppure abitualmente per consiglio: [...] mi ha scelto per suo c.; essere un buon, un cattivo c.; fig.: la fame è una cattiva c.; lo spavento è mal consigliero, perché appello, magistrato ordinario che ha titolo, in base all’ordinamento giudiziario, a esercitare le sue funzioni nella Corte di ...
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negozio
negòzio s. m. [dal lat. negotium «attività, occupazione, affare, traffico», comp. di nec «né» e otium «ozio, inazione, riposo dall’attività e dagli affari»]. – 1. a. letter. Attività, occupazione [...] riguardo al passaggio di beni, merci, ecc.: fare, concludere un buon n., un cattivo negozio. Per estens., in locuzioni scherz. o mediante il quale il privato è autorizzato dall’ordinamento giuridico a regolare interessi individuali nei rapporti con ...
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interesse
interèsse (ant. e pop. tosc. interèsso) s. m. [dal verbo lat. interesse «essere in mezzo; partecipare; importare», comp. di inter «tra» e esse «essere»]. – 1. Il prezzo pagato, o che dev’essere [...] ; tutela degli i. legittimi (da parte dell’ordinamento giuridico). 4. a. Partecipazione pratica e attiva dello qualcuno; cominciò a prendere i. per quella ragazza; è un giovane di buona volontà, che merita tutto il nostro i.; è un egoista che non ha ...
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transfinito
agg. [comp. di trans- e finito]. – In matematica, che va al di là del finito: numeri t., numeri, ideati dal matematico G. Cantor, che estendono al caso di insiemi con infiniti elementi i [...] spazio; si possono poi costruire insiemi di potenza sempre maggiore. Numero ordinale t., caratterizza un particolare tipo di ordinamento (detto buonordine) e permette di estendere al caso infinito il procedimento del «contare»; mentre due insiemi ...
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trattamento
trattaménto s. m. [der. di trattare]. – 1. a. Applicazione di determinati metodi e processi, o azione di qualsiasi genere e natura (fisica, chimica, materiale, ecc.) a cui si sottopone un [...] parti del testo, procedimenti di ordinamento, fusione, impaginazione, correzione ortografica, essere trattati, come comportamento verso persone in determinati casi: fare, dare, ricevere un buon t., un t. pessimo; avrai un t. di favore; ha avuto il t ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] o risolvere i conflitti e le tensioni che possono minacciare l’ordine, la pace e la sussistenza stessa del gruppo: i . leggi le mie lettere, ecc. c. Locuzioni: a diritto, a buon d., giustamente, per giusti motivi (contr. di a torto); a maggior ...
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buon ordinamento
buon ordinamento ordinamento di un insieme tale che ogni suo sottoinsieme non vuoto possiede un elemento minimo. L’ordinamento usuale è per esempio un buon ordinamento per l’insieme N dei numeri naturali, ma non per l’insieme...