brutto
agg. [adattamento ant. del lat. brutus: v. bruto]. – 1. Che produce un’impressione estetica sgradevole, perché difettoso, sproporzionato, privo di grazia, o per altre ragioni spiacevole. È il [...] diretto contrario di bello, e si dice di persone, di animali, di cose: un uomo b., una donna b.; b. di viso, di corpo, d’aspetto; b. lineamenti, b. carnagione, b. denti, b. mani, b. gambe; un b. uccellaccio; ...
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inabitare
v. intr. e tr. [dal lat. inhabitare, comp. di in-1 e habitare «abitare»] (io inàbito, ecc.; come intr., aus. avere), ant. – Abitare un luogo o in un luogo; spec. in senso fig.: indegnamente [...] inabita corpo umano lo spirito bruto e bestiale (Cavalca); quello Spirito, che per la grazia inabita nell’uomo, è Dio stesso (Rosmini). ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea [...] . è mal fermo o malfermo, in cui prevale però il senso proprio, fisico): uomo f. nei principî, nei propositi, nelle promesse; Bruto ..., Fermo già di morir, gl’inesorandi Numi e l’averno accusa (Leopardi); Mantengo ferma e costante Chiusa nella fede ...
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baiulo
bàiulo s. m. [dal lat. baiŭlus «portatore»; v. balio]. – 1. letter. ant. Portatore: Di quel che fé col b. seguente, Bruto con Cassio ne l’inferno latra (Dante), dove baiulo è il portatore del [...] sacrosanto segno dell’Impero, l’aquila. 2. Balivo, nelle varie accezioni storico-amministrative ...
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volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] com. si volge) al brutto; la situazione volge al peggio. d. Mutarsi, trasformarsi, quasi esclusivam. nel part. pass.: Vòlto in bruto, ei fuggì da le mie braccia Tremando per la terra (Carducci). e. letter. Del tempo, con riferimento al moto apparente ...
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linciaggio
linciàggio s. m. [dal fr. lynchage; v. linciare]. – Esecuzione sommaria, operata di proprio moto da parte di privati cittadini, senza previa condanna giudiziaria, di delinquenti colti in flagrante [...] o comunque di individui ritenuti, secondo la comune opinione, colpevoli: eseguire, compiere un l.; assistere a un l.; sottrarre un bruto al l. da parte della folla inferocita; talora iperb., per indicare l’ira, il furore, il grave risentimento della ...
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percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. [...] , farla risuonare con voci, grida e sim., oppure metterla in vibrazione sferzandola con violento e rapido movimento di oggetti: Bruto ..., Fermo già di morir, gli inesorandi Numi e l’averno accusa, E di feroci note Invan la sonnolenta aura percote ...
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filippese
filippése (o filippènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Philippensis]. – Della antica città di Filippi, nella Tracia, che fu sede di una famosa battaglia, nel 42 a.C., in cui Bruto e Cassio furono [...] sconfitti da Ottaviano e Marco Antonio; abitante o nativo di Filippi: lettera ai Filippesi, una delle epistole di san Paolo ...
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sensitivo
agg. [dal lat. mediev. sensitivus, der. di sensus, part. pass. di sentire «sentire»]. – 1. Che riguarda l’attività dei sensi, che è in rapporto con la sensibilità: funzione s., facoltà s. (anche [...] levando l’ultima potenza de l’anima, cioè la ragione, non rimane più uomo, ma cosa con anima s. solamente, cioè animale bruto (Dante). 2. a. Di persona in cui è particolarmente accentuata la dinamica affettiva e sentimentale: è una donna molto s.; e ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] com. senso). b. Nella stessa accezione, ma con valore più ampio: s. naturali; s. innati, inveterati nell’uomo; un bruto incapace di s. umani; farsi interprete dei s. del popolo, del s. di tutti; nascondere, esprimere, manifestare, esagerare i proprî ...
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bruto
Vincenzo Laraia **
. Il termine (cfr. il latino brutus), secondo un'accezione già affermata tra gli autori classici, è comunemente usato per indicare ciò che è privo di ragione, e come tale è passato nel lessico medievale; cfr. Isidoro...
Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia contro la quale s'erano battuti...