liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio [...] delle celebrazioni liturgiche, nel loro insieme e nelle singole loro parti; libri l., nella liturgia romana, il messale, il breviario, il rituale, ecc.; lingua l., la lingua usata nella liturgia di una religione; movimento l., corrente di pensiero ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne [...] le l. del Signore. Nella liturgia cattolica, l. mattutine, orazioni che costituiscono la seconda ora canonica del breviario, o liturgia delle ore, con struttura simile alle altre ore canoniche; nella liturgia antica chiudevano l’officiatura notturna ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] l’antico sistema si riflette nella denominazione adottata dalla Chiesa per indicare le ore stabilite per la recitazione e il canto del breviario e degli uffici (per le o. canoniche, v. canonico1, anche per l’uso fig. di ora canonica) e le varie parti ...
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ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» [...] ), insieme di preghiere da recitarsi in particolari circostanze. In partic.: a. U. divino, o assol. ufficio (in passato chiamato breviario e ora liturgia delle ore), le preghiere che gli ecclesiastici, i monaci e i religiosi (d’ambo i sessi) hanno l ...
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nona1
nòna1 s. f. [dal lat. nona, femm. di nonus «nono»]. – 1. a. Presso i Romani, l’ora del giorno corrispondente al periodo dalle tre alle quattro del pomeriggio. Presso i cristiani si è conservata [...] alla preghiera in memoria dell’agonia e della morte di Gesù Cristo, e tale è rimasta in seguito nella recita del breviario, prima di essere soppressa col rinnovato ufficio divino e inclusa, insieme all’ora terza e sesta, nell’ora media (è tuttavia ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee [...] di razionalità, moralità, bellezza e sim.: bisogna interpretare il senso profondo e non fermarsi alla lettera della n.; un breviario di n. estetiche; leggere attentamente le n. d’uso e di manutenzione. d. Uso, consuetudine, modo con cui solitamente ...
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laude
làude s. f. [dal lat. laus laudis; cfr. lode]. – 1. poet. Lode, encomio: qualità che arrecano loro o biasimo o laude (Machiavelli); e i stemmi unica laude (Foscolo). 2. Al plur., laudi, parte della [...] liturgia delle ore, o breviario, da recitarsi al mattino; così dette (lat. laudes matutinae) perché ne fanno parte tre salmi, un inno e il Benedictus, che hanno carattere laudativo. 3. ant. Lo stesso che lauda, come componimento poetico di carattere ...
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tipico2
tìpico2 s. m. [dal gr. biz. τυπικόν, neutro sostantivato dell’agg. τυπικός: v. tipico1] (pl. -ci). – 1. Nella liturgia bizantina, insieme di norme e disposizioni che regolano, giorno per giorno, [...] il carattere e lo svolgimento dell’officiatura divina, sia per la recita del breviario sia per le funzioni all’altare; corrisponde a quello che nella liturgia latina è detto ordo, mentre l’espressione ital. ordinario della messa (v. ordinario, n. 2) ...
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Libro liturgico che contiene l’intero ufficio divino, secondo il rito della chiesa latina. Il nome deriverebbe dal foglio o fascicolo posto all’inizio del Salterio e che serviva da indice degli uffici divini e dei formulari rispettivi.
Le ore...
SALVE REGINA
Giuseppe De Luca
REGINA Antifona del breviario in onore della Vergine Maria, ma divenuta popolarissima come preghiera comune. Nell'uso liturgico, è recitata alla fine del breviario o di una sua parte, dai Primi Vespri della Trinità...