cneoro
cneòro s. m. [lat. scient. Cneorum, dal gr. κνέωρον]. – In botanica, unico genere delle cneoracee, famiglia di piante geraniali, rappresentato da due specie nel Mediterraneo e da una a Cuba; nell’Italia [...] occid. cresce presso il mare, e talvolta è coltivato nei giardini, un arbusto sempreverde, cespuglioso, alto fino a 120 cm, la timelea (Cneorum tricoccon), con foglie piccole, intere, fiori in cime ascellari ...
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criptovegetazione
criptovegetazióne s. f. [comp. di cripto- e vegetazione]. – In botanica, l’insieme dei processi che le piante svolgono anche nel periodo di riposo vegetativo, come, per es., l’assorbimento [...] radicale di sostanze nutritive da parte delle piante di grano anche a temperature vicine a 0 °C ...
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proteroginia
proteroginìa s. f. [comp. di protero- e -ginia (v. -gino)]. – 1. In zoologia, la condizione degli individui ermafroditi in cui i gameti femminili maturano prima dei gameti maschili. 2. In [...] botanica, il fenomeno, detto anche protoginìa, caratteristico della pianta o del fiore il cui gineceo matura prima dell’androceo, per es. in molte graminacee e plantaginacee, e nelle specie dei generi aristolochia e magnolia. ...
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azigospora
ażigospòra s. f. [comp. di a- priv., zigo- e spora]. – In botanica, particolare tipo di spora (detta anche partenospora), formata senza fusione gametica, propria di alcuni funghi del genere [...] Mucor e di alcune alghe dei generi Chara e Spirogyra ...
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miofilo
mïòfilo (o miiòfilo) agg. [comp. del gr. μυῖα «mosca» e -filo]. – In botanica, detto di fiore, e della relativa pianta, adatto all’impollinazione per mezzo di insetti ditteri (mosche e simili). ...
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bifollicolo
bifollìcolo s. m. [comp. di bi- e follicolo]. – In botanica, frutto costituito, quando è maturo, da due follicoli e derivante da un ovario unico; per es., nell’oleandro. ...
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bifora
bìfora agg. e s. f. [dal lat. bifŏris, comp. di bi- «due» e foris «battente, apertura»]. – 1. agg. e s. f. Di porta e finestra nelle quali il vano risulta diviso, sulla fronte esterna, in due [...] , costituito per lo più da una colonnina; è elemento frequente soprattutto nell’architettura medievale e quattrocentesca. 2. s. f. In botanica, genere della famiglia ombrellifere (lat. scient. Bifora), a cui appartiene il coriandolo selvatico. ...
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innovazione
innovazióne s. f. [dal lat. tardo innovatio -onis]. – 1. a. L’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e sim.: la nostra [...] l’uso, nel latino parlato, di un elemento dimostrativo (per es. ille) in funzione di articolo (ital. il). 3. In botanica, giovane ramo di muschi e di altre piante inferiori; nelle spermatofite, sono innovazioni i germogli e particolarm. quelli basali ...
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ocrea
òcrea s. f. [dal lat. ocreae -arum, plur.]. – 1. Al plur., schinieri a lamine di bronzo usati anticam. dai soldati romani. 2. Per estens., in botanica, guaina erbacea o carnosa presente in quasi [...] tutte le poligonacee, formata da due stipole fuse insieme, che abbraccia tutt’intorno l’internodio del fusto o del ramo per un tratto più o meno lungo al di sopra dell’inserzione della foglia ...
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Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per le piante, fornitrici di cibo, legname,...
Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che tracciandone la storia valutano in quale...