clusiacee
cluṡiàcee s. f. pl. [lat. scient. Clusiaceae, dal nome del genere Clusia: v. clusia]. – In botanica, famiglia di angiosperme dicotiledoni, corrispondente alle guttifere. ...
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lenticella
lenticèlla s. f. [dim. di lente2]. – In botanica, piccola protuberanza con apertura di forma lenticolare che si osserva alla superficie di fusti, rami, radici e talora di picciòli, con diametro [...] variabile da meno di 0,5 mm a più di 1 cm; ha la funzione, grazie all’interruzione del sughero che riveste fusti e radici, di provvedere agli scambî gassosi tra i tessuti vivi della parte periferica di ...
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puro
agg. [lat. pūrus]. – 1. a. Detto di sostanza che non ha avuto alterazioni: oro p.; o che non è mescolata con sostanze estranee: idrogeno, ossigeno p.; vino p., non annacquato; caffè p., senza l’aggiunta [...] astratto, teorico: un ricercatore p.; un p. grammatico; un matematico puro. 3. Con sign. particolari in alcune discipline: a. In botanica, detto di fitocenosi (per es., un bosco di faggi) formata da una sola specie (contrapp. a misto). b. In fisica ...
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oceanocoria
oceanocorìa s. f. [comp. di oceano e -coria]. – In botanica, disseminazione operata con l’ausilio delle correnti marine, propria di piante tipicamente litorali, i cui disseminuli sono caratterizzati [...] da involucri che ne assicurano il galleggiamento e la protezione da immersioni prolungate nell’acqua salata, garantendone la germinabilità ...
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lenticellare
agg. [der. di lenticella]. – In botanica, delle lenticelle, che si riferisce alle lenticelle: fellogeno l., meristema che si differenzia nella corteccia, in continuità con il fellogeno normale, [...] e che agisce producendo verso l’esterno un gran numero di cellule di riempimento e verso l’interno abbondante felloderma ...
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stele
stèle (raro stèla) s. f. [dal gr. στήλη, lat. stela o stele] (pl. -e, raro -i). – 1. Lastra oblunga di marmo o di pietra, ornata con decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e sim., infissa nel terreno [...] demotico e greco), sulla base della quale J.-F. Champollion riuscì a decifrare la scrittura geroglifica. 2. In botanica, la parte interna del caule, detta anche cilindro centrale, formata dal periciclo che avvolge i fasci conduttori immersi nel ...
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stelico
stèlico agg. [der. di stele] (pl. m. -ci). – In botanica (anche stelare), che si riferisce alla stele: teorie s., quelle formulate da varî autori per spiegare l’evoluzione della stele dalle piante [...] primitive, per es. le psilofitopside, fino alle piante più evolute, come le monocotiledoni ...
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quinato
agg. [der. del lat. quini «a cinque a cinque»; v. quino]. – In botanica, organi q., disposti a verticilli di 5, come i petali in molti fiori. ...
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dermatogeno
dermatògeno s. m. [comp. di dermato- e -geno]. – In botanica, il tessuto meristematico più esterno degli apici vegetativi delle piante superiori, dal quale trae origine l’epidermide: consta [...] di un solo strato di cellule le quali si dividono unicamente nel senso perpendicolare alla superficie dell’organo ...
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spatolato
agg. [der. di spatola]. – In botanica, di organo che ha il contorno simile a quello di una spatola, ossia che ha sommità allargata e arrotondata mentre si restringe gradatamente verso il basso: [...] per es., le foglie della margheritina (Bellis perennis) ...
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Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per le piante, fornitrici di cibo, legname,...
Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che tracciandone la storia valutano in quale...