ventricida
agg. [comp. di ventre e -cida (nel sign. botanico del suffisso)] (pl. m. -i). – In botanica, detto della deiscenza dei frutti quando i loculi si aprono in corrispondenza dei margini ventrali [...] dei carpelli; comprende due tipi: placenticida, se la linea di deiscenza divide le placente, e placentifraga, quando la deiscenza avviene lungo due linee che staccano le placente dalle valve, come nella ...
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anisogamete
aniṡogamète s. m. [comp. di aniso- e gamete]. – In botanica, ognuno dei gameti (maschile e femminile) morfologicamente simili ma diversi per grandezza ed entrambi mobili. ...
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legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi [...] conduttori morti con parete lignificata (trachidi e trachee), insieme con cellule parenchimatiche e meccaniche. Prende denominazioni diverse a seconda dell’origine, della composizione istologica e della ...
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impervio
impèrvio agg. [dal lat. impervius, comp. di in-2 e pervius: v. pervio]. – 1. Di luogo che, per la conformazione del terreno o per ostacoli naturali che si frappongano, non permette o rende difficilissimo [...] tubo digerente; con sign. analogo si parla in zoologia, per es., di uccelli con narici impervie, e sim. b. In botanica, detto dei tubi cribrosi quando sono formati da cellule cribrose con pareti non realmente perforate. c. In ottica, di corpo opaco ...
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jojoba
〈kħokħòbℏa〉 s. f. [voce spagnolo-messicana]. – In botanica, arbusto (Simmondsia californica), originario degli Stati Uniti meridionali e del Messico, dai cui semi si estrae una cera, liquida a [...] temperatura ambiente (olio di j.), simile allo spermaceti, costituita essenzialmente da esteri di acidi grassi e alcoli a 20-22 atomi di carbonio; può essere usata come lubrificante e per la produzione ...
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retinacolo
retinàcolo s. m. [dal lat. retinacŭlum «mezzo per tenere o trattenere», der. di retinere «trattenere»]. – 1. In zoologia, in generale, struttura che ha la funzione di agganciare o collegare [...] , formazioni che ancorano al derma la lamina basale delle squame placoidi; negli insetti è spesso sinon. di amulo. 2. In botanica, estremità inferiore, discoidale e ingrossata, vischiosa, della caudicola che sorregge il pollinio delle orchidacee. ...
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nucula
nùcula s. f. [dal lat. nucŭla, dim. di nux nucis «noce1»]. – In botanica, ciascuno dei nòccioli del nuculanio; è anche sinon. di noce, nel sign. botanico di «frutto a pericarpo legnoso» (v. noce1, [...] n. 2), spec. se piccola ...
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nuculanio
nuculànio s. m. [der. del lat. nucŭla «piccola noce»]. – In botanica, drupa costituita da due o più carpelli, contenente un nòcciolo per carpello, come per es. nei frutti di alaterno (Rhamnus [...] alaternus) ...
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cloranzia
cloranzìa s. f. [comp. di cloro- e del gr. ἄνϑος «fiore»]. – In botanica, fenomeno teratologico per cui tutti gli organi fiorali (petali, stami, carpelli) si trasformano in organi verdi, d’aspetto [...] più o meno fogliaceo ...
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Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per le piante, fornitrici di cibo, legname,...
Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che tracciandone la storia valutano in quale...