pettirosso
pettirósso s. m. [comp. di petto e rosso]. – 1. Piccolo uccello passeriforme (Erithacus rubecola) della famiglia turdidi, con becco sottile, di color bruno chiaro sul dorso, rosso aranciato [...] sulla gola e sul petto; ha distribuzione paleoartica, è comune e stazionario o parzialmente svernante in Italia, nei boschi e nei giardini; nidifica sul terreno, nelle cavità degli alberi, sulle siepi, e si nutre di insetti e di bacche. 2. fig. ...
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bricca
(e brìccola) s. f. [voce settentr., forse di origine mediterranea], ant. o letter. – Dirupo, luogo scosceso e selvaggio: Per boschi e bricche e per balze e per macchie (Pulci); monti erti e brulli, [...] ... dalle bricche rotte e bitorzolute (De Amicis) ...
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ercinio
ercìnio agg. [dal lat. Hercynius, voce di origine celtica]. – Denominazione classica (Selva Ercinia, lat. Hercynia Silva) di una catena di monti coperti di boschi della Germania, a est del fiume [...] Reno ...
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sovente
sovènte avv. [dal fr. ant. sovent (fr. mod. souvent), che è il lat. subĭnde «subito dopo, ripetutamente» (comp. di sub «sotto» e inde «quindi, dipoi»)]. – Spesso, frequentemente. Sentito come [...] , non è tuttavia raro nella lingua dell’uso: ci vediamo s., m’accade s. di dimenticare l’ombrello; Facea s. pe’ boschi soggiorno (Poliziano); Lungo il cammino stramazzar s. (Parini); mi invitavano s. a cena (Bassani). Ant. e raro come agg., frequente ...
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peucedano
peucèdano s. m. [lat. scient. Peucedanum, dal lat. class. peucedănum, che è dal gr. πευκέδανον o πευκέδανος «finocchio porcino»]. – Genere di piante ombrellifere con un centinaio di specie [...] spesso spontanee nei pascoli e nei boschi, di cui una dozzina in Italia; fra queste, oltre all’imperatoria (lat. scient. Peucedanum ostruthium), è il finocchio porcino (lat. scient. P. officinale), le cui radici contengono un succo amaro, gialliccio, ...
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vaccinieto
vacciniéto s. m. [der. di vaccinio]. – In botanica, raggruppamento di mirtilli, a volte piuttosto esteso, che si forma tipicamente su substrati acidi, nelle brughiere subalpine e anche in [...] boschi di conifere o latifoglie. ...
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pezizacee
peżiżàcee s. f. pl. [lat. scient. Pezizaceae, dal nome del genere Peziza, der. del gr. πέζις, nome di un fungo]. – Famiglia di funghi discomiceti (chiamati anche orecchie, orecchiette, scodelline) [...] una ventina di generi, di cui il più noto, Peziza, comprende una cinquantina di specie, tra le quali Peziza aurantia, chiamata scodellina rossa o peziza aranciata, commestibile, che vive nei boschi in Europa, nell’America del Nord e in Australia. ...
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luzula
lùżula s. f. [lat. scient. Luzula, prob. latinizzazione del nome ital. (erba) lucciola]. – Genere di piante giuncacee con una sessantina di specie, di cui circa 20 in Italia, note col nome di [...] erba lucciola: sono erbe rizomatose con foglie simili a quelle delle graminacee, ma con guaina chiusa e per lo più con lunghi peli bianchi al margine; crescono in genere nei boschi, nelle brughiere, e anche nei pascoli alpini. ...
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mazama
mażama s. m. [lat. scient. Mazama (s. f.), da una voce nahuatl], invar. – Genere di cervidi comprendente 4 specie diffuse nei boschi montani dell’America Centr. e Merid., di piccole dimensioni [...] (non superano i 20 kg di peso e i 70 cm di altezza) con corna corte e non ramificate; i maschi delimitano il proprio territorio effettuando marcature tramite sostanze odorose prodotte da ghiandole poste ...
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mazza
s. f. [lat. *matea, *mattea; cfr. lat. class. mateŏla «mazzuola»]. – 1. a. Grosso bastone, di forma e grandezza varie, per lo più nodoso, corto e robusto, che può considerarsi uno dei più antichi [...] pistillaris), a forma di clava, alto fino a 15 cm, carnoso, tenace, di colore giallo, frequente in autunno nei boschi e commestibile da giovane. ◆ Dim. mazzétta (v. mazzetta2), mazzettina; mazzuòla (v.), e mazzuòlo m. (v. mazzuolo1); pegg., non com ...
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Geofisico italiano (Arezzo 1942 - Bologna 2018). Laureatosi in Fisica all'Università di Bologna, ha svolto attività di ricerca nel campo della fisica dell'interno della Terra alla Cambridge University, al Laboratoire des hautes pressions del...
Pittore (Firenze 1570 circa - ivi 1642). Allievo di D. Passignano, arricchì, dopo un soggiorno a Roma (1602-06), la tendenza naturalistica fiorentina con una decisa accentuazione luministica e una calda intonazione cromatica (S. Pietro e s....