defogliante
(o defoliante) agg. e s. m. [part. pres. di defo(g)liare]. – Denominazione generica di sostanze chimiche adoperate per defogliare le piante, al fine di favorire la raccolta meccanica di loro [...] determinate parti. I defoglianti sono usati anche come armi chimiche per la distruzione di colture alimentari e di boschi. ...
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sterzare1
sterzare1 v. tr. [der. di terzo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io stèrzo, ecc.). – 1. ant. Dividere per tre; determinare l’ammontare globale di un’imposta straordinaria, eliminando le proposte [...] maggiori e minori e, tenute le tre intermedie, sommandole e dividendo la somma per tre (sistema usato a Firenze, ma anche nel Veneto e altrove). 2. Diminuire di un terzo; più genericam., diradare (in una proporzione qualsiasi), soprattutto boschi. ...
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fleo
flèo s. m. [lat. scient. Phleum, dal gr. ϕλέως, sorta di giunco palustre]. – In botanica, genere di piante graminacee con varie specie delle zone temperate, di cui 12 in Italia: sono erbe annue [...] , spiciforme; importante per il foraggio è la specie Phleum pratense, nota con i nomi fleo o fleolo o coda di topo o codolina (che peraltro sono dati anche ad altre specie del genere), alta circa 50 cm, cespugliosa, comune in prati, pascoli e boschi. ...
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canforo
cànforo s. m. [da canfora]. – Albero sempreverde della famiglia delle lauracee (Cinnamomum camphora), detto anche lauro canforo e albero della canfora: può raggiungere i 15 m, ha foglie sempreverdi, [...] frutti a drupa, fiori piccoli simili a quelli dell’alloro; forma boschi nella Cina centro-orient., a Formosa e in Giappone. ...
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gambi rossi
gambi róssi locuz. usata come s. m. pl. – Erba perenne delle onagracee (Epilobium angustifolium), che cresce nei prati e nei boschi freschi, in gran parte dell’emisfero boreale: ha fusto [...] alto fino a circa 2 m, rossastro, e fiori rosei riuniti in grappolo all’apice del fusto ...
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rischio
rìschio (ant. risco) s. m. [der. di rischiare]. – 1. a. Eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili (è quindi più tenue e meno certo che pericolo): la strada [...] propria reputazione, la vita, una persona cara; col verbo al rifl., mettersi, esporsi al r. di ...; ant., andare, venire a r.: boschi inospiti e selvaggi, Onde vanno a gran r. uomini e arme (Petrarca). Frequente la locuz. a rischio di (meno com. col ...
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latiro
làtiro s. m. [lat. scient. Lathyrus, dal gr. λάϑυρος «cicerchia»]. – Genere di piante della famiglia leguminose papiglionacee, con più di un centinaio di specie dell’emisfero boreale e dell’America [...] , a volte trasformate in viticci o ridotte a fillodî; in Italia sono frequenti, in siepi, prati aridi o palustri e boschi, oltre una trentina di specie, spesso coltivate, come il pisello odoroso (Lathyrus odoratus), per i grandi fiori profumati, di ...
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imbutini
s. m. pl. [dim. di imbuto]. – Erba perenne (Campanula trachelium), scabra, diffusa nei boschi e nelle siepi d’Europa e anche coltivata nei giardini per i fiori a corolla azzurro-violacea, lunga [...] fino a 5 cm, simile a un largo imbuto ...
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fallo3
fallo3 s. m. [italianizzazione del lat. scient. Phallus, dal lat. class. phallus, gr. ϕαλλός «pene»]. – Genere di funghi basidiomiceti (sinon. di itifallo), con una decina di specie; una di esse, [...] il satirione o pisciacane (Phallus impudicus), comune negli orti, siepi, boschi dell’emisfero boreale, è alto fino a 15 cm, con il gambo bianco spugnoso, cappello più o meno conico, alveolato, viscido, di odore fetido, di colore verde olivastro, ...
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nontiscordardime
nontiscordardimé (più com. nón ti scordàr di mé) locuz. usata come s. m. [corrispondente al ted. Vergissmeinnicht, ingl. forget me not, fr. ant. ne m’oubliez mie e spagn. ant. no me [...] biennali o perenni del genere Myosotis, della famiglia boraginacee, che vivono in luoghi palustri, in prati o pascoli aridi, nei boschi o in luoghi incolti, alte da qualche cm ad alcuni dm; sono spesso coltivate per i graziosi fiorellini azzurri con ...
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Geofisico italiano (Arezzo 1942 - Bologna 2018). Laureatosi in Fisica all'Università di Bologna, ha svolto attività di ricerca nel campo della fisica dell'interno della Terra alla Cambridge University, al Laboratoire des hautes pressions del...
Pittore (Firenze 1570 circa - ivi 1642). Allievo di D. Passignano, arricchì, dopo un soggiorno a Roma (1602-06), la tendenza naturalistica fiorentina con una decisa accentuazione luministica e una calda intonazione cromatica (S. Pietro e s....