nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche [...] per la quasi totale assenza di clorofilla, priva di foglie e con una infiorescenza a spiga; vive nei boschi di latifoglie, soprattutto faggete, compiendo il suo ciclo riproduttivo sotto terra, ed è caratterizzata da nutrizione eterotrofa, resa ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] , o anche ellitticamente battere, praticare la prostituzione in strada; b. il mare, navigare a lungo; b. la campagna, i monti, i boschi, perlustrare, girare in lungo e in largo, dei cacciatori in cerca di preda o dei carabinieri e sim. (in senso fig ...
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trattamento
trattaménto s. m. [der. di trattare]. – 1. a. Applicazione di determinati metodi e processi, o azione di qualsiasi genere e natura (fisica, chimica, materiale, ecc.) a cui si sottopone un [...] , il procedimento chimico a cui vengono sottoposte per lo sviluppo e la stampa; t. dei boschi, in silvicoltura, applicazione dei metodi colturali più adatti al bosco sottoposto a una data forma di governo: t. delle fustaie (a taglio raso, a tagli ...
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borraccina
(o borracina) s. f. [der. di borra]. – 1. Nome comune di piante, per lo più muschi, che crescono sul terriccio dei boschi e prati, sui tronchi degli alberi, ecc. e formano fitti tappeti nei [...] luoghi umidi e ombrosi (anche come agg., erba borraccina). 2. Rosa b.: varietà di rosa ornamentale (lat. scient. Rosa centifolia, var. muscosa) distinta per il bocciolo fiorale che sembra avvolto da borraccina ...
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sentiero
sentièro (ant. sentière, sentèro) s. m. [dal fr. ant. sentier, der. del lat. semĭta «sentiero»]. – 1. Via a fondo naturale tracciata in luoghi montani e campestri, in boschi e prati, dal passaggio [...] di uomini e animali: passare per un s.; c’è un s. che accorcia il percorso di una buona mezz’ora; per salire al rifugio c’è un solo s.; nell’alpinismo, s. attrezzato, sentiero lungo il quale, nei tratti ...
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mezereo
meżerèo s. m. [dal lat. mediev. mezereon]. – Arbusto delle timeleacee (Daphne mezereum), detto anche camelea, timelea, fior di stecco, che cresce nei boschi e nei pascoli montani dell’Europa [...] e dell’Asia occid., talvolta coltivato nei giardini come pianta ornamentale: ha foglie obovate o lanceolate, fiori rosei odorosi, in fascetti laterali ai rami, drupe rosse simili a piccole corniole, di ...
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cameceraso
camecèraṡo s. m. [dal lat. chamaecerăsus, gr. χαμαικέρασος, comp. di χαμαί (v. came-) e κέρασος «ciliegio», propr. «ciliegio nano»]. – Piccolo caprifoglio non rampicante (Lonicera alpigena), [...] le cui bacche, lunghe circa 1 cm, sono d’un color rosso ciliegia, per cui è detto anche ciliegio di montagna o ciliegio selvatico; cresce nei boschi montani dell’Europa meridionale. ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] a moderatamente acidi, come per es. quelli di querceti e faggeti dei climi temperati, e anche molto acidi, come nei boschi di abete rosso. È inoltre chiamata terra fine la frazione di un suolo granulometricamente inferiore a 2 mm, costituita da ...
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boscaiolo
boscaiòlo (letter. boscaiuòlo) s. m. (f. -a) [der. di bosco]. – Chi fa legna nel bosco, per conto proprio o d’altri. Come qualifica professionale, persona che provvede alla coltivazione, manutenzione [...] e difesa dei boschi. ...
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boscatico
boscàtico s. m. [der. di bosco] (pl., raro, -ci). – Tassa che, nell’epoca feudale, si pagava per poter far legna nei boschi; era anche detta legnatico o stirpatico. ...
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Geofisico italiano (Arezzo 1942 - Bologna 2018). Laureatosi in Fisica all'Università di Bologna, ha svolto attività di ricerca nel campo della fisica dell'interno della Terra alla Cambridge University, al Laboratoire des hautes pressions del...
Pittore (Firenze 1570 circa - ivi 1642). Allievo di D. Passignano, arricchì, dopo un soggiorno a Roma (1602-06), la tendenza naturalistica fiorentina con una decisa accentuazione luministica e una calda intonazione cromatica (S. Pietro e s....