neocafone
s. m. e agg. (iron.) Nuovo cafone, parvenu. ◆ Il passaggio dal vecchio paese contadino al ricco paese neocafone si può compendiare in due parole: un tempo c’era la plebe povera e ineducata, [...] , sottolineando come «dal fiume di intercettazioni» emergerebbe soltanto quella che lui definisce «la tragedia di una borghesia ridicola». Le intercettazioni? Sarebbero utili perché mostrano il volto di un’«Italia guidata dall’élite dei neocafoni ...
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neocostituente
(neo-costituente), s. m. e f. e agg. Chi o che si propone di riscrivere alcune parti della Costituzione. ◆ L’escalation era stata annunciata quando «il partito comunista combattente», [...] ), passaggi che lo Stato nella transizione alla II Repubblica si dà per il compimento degli interessi della Borghesia imperialista italiana». (Maria Antonietta Calabrò, Corriere della sera, 21 maggio 1999, p. 9, Politica) • «Una volta – ama ...
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anti-biotech
agg. Che si oppone all’uso di biotecnologie. ◆ Scherza, ma non troppo Beppe Grillo. Sul filo dell’ironia, dichiara guerra ai «pirati delle biotecnologie». […] Nel suo spettacolo la storiella [...] ha galvanizzato la platea del Summit per lo sviluppo sostenibile, solleticando sentimenti panafricani e anticolonialisti nella borghesia locale e dando vigore alla campagna delle organizzazioni anti-biotech accorse a Johannesburg. (Riformista, 23 ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] di Hitler; t. stato, in Francia e in qualche altro paese, prima della Rivoluzione, la parte della società costituita dalla borghesia. 2. s. m. a. Una terza persona, cioè una persona diversa dalle due considerate o dai due interlocutori: siamo in ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] in uso in Francia e in alcuni altri paesi la divisione della società in tre stati: nobiltà, clero e terzo stato, cioè la borghesia (in epoca più recente si è parlato anche di un quarto s., con riferimento al proletariato); al plur., l’assemblea dei ...
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nobiliare
agg. [der. di nobile]. – Dei nobili, della nobiltà: casta n., l’insieme dei nobili in quanto ceto chiuso, distinto o contrapposto al ceto medio, alla borghesia, alla classe popolare; predicati [...] e titoli n., i titoli onorifici attribuiti ai nobili per indicarne o distinguerne il rango: quelli che ebbero vigore in Italia, in ordine decrescente di dignità, sono: principe, duca, marchese, conte, ...
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antigiallo1
antigiallo1 (anti-gialli), s. m. Romanzo o film del genere poliziesco, che mette in discussione o stravolge le caratteristiche tipiche dei gialli più tradizionali. ◆ I suoi [di Marcello Fois] [...] Mario Baudino, Stampa, 26 agosto 2004, p. 23) • Solo Friedrich Dürrenmatt, cinico distruttore di miti e feticci della borghesia, poteva cominciare uno dei suoi ormai mitici Krimi - così i tedeschi chiamano il romanzo poliziesco abbreviando il termine ...
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aristo-borghese
agg. Dell’alta borghesia. ◆ Giambattista Valli […] nella «top ten» di Anna Wintour. […] Storia relativamente breve la sua. Famiglia romana aristo-borghese, casa in via del Governo Vecchio, [...] , scuola di moda, corso alla Saint Martins School di Londra e a 20 anni «primo impiego» chez [Roberto] Capucci. (Paola Pollo, Corriere della sera, 17 marzo 2007, p. 29, Cronache).
Composto dal confisso aristo- aggiunto al s. m. e f. e agg. borghese. ...
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occulto
agg. [dal lat. occultus, propr. part. pass. di occulĕre; v. occultare]. – 1. a. Nascosto, segreto (in contrapp. a palese, manifesto), detto in genere di cose che siano considerate per sé stesse [...] o. di una profezia (dove peraltro persistono le accezioni più determinate di 1 a e 1 b); i vizî o. della borghesia; nel linguaggio giur., vizio o., difetto non riconosciuto o non facilmente riconoscibile in cose che sono oggetto di compravendita, di ...
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storacismo
s. m. Il modo d’intendere e di fare politica proprio di Francesco Storace. ◆ E se nell’improvvida iniziativa della Regione Lazio si celasse un’astuzia della ragione? Non alludo soltanto (considerandomi [...] che può travolgere il paese, spingerlo verso una crisi buia, verso il dominio della parte più arretrata e meno liberale della borghesia, verso nuovi grandi spostamenti di risorse e di potere, di fronte a questo uragano di destra che si profila (basta ...
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L’insieme degli appartenenti al cosiddetto ceto medio, che vivono del loro reddito o esercitano il commercio, l’industria o una professione libera.
La parola burgenses appare la prima volta in Fiandra nel 1066 e designa gli abitanti del ‘borgo’...
Il senso etimologico non dice più nulla del contenuto moderno, attuale della parola; così come il borghese di oggi è altra cosa del burgensis o bourgeois che troviamo mentovati negli atti e diplomi del basso medioevo. Strettamente giuridico,...