cortigiano
(ant. cortegiano) agg. e s. m. [der. di corte]. – 1. agg. Di corte, che riguarda le corti o chi sta in esse: costumi c.; dubitando forte più della invidia c. che della sua conscienza (Boccaccio); [...] corte, gentiluomo di corte: il domandò quello che del santo Padre e de’ cardinali e degli altri c. gli parea (Boccaccio); si elegesse uno della compagnia, ed a questo si desse incarico di formar con parole un perfetto cortegiano (B. Castiglione). 3 ...
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parentado
(raro parentato) s. m. [lat. pop. parentatus -us, der. di parens -entis «parente»]. – 1. Legame di parentela: sette giovani donne, tutte l’una all’altra o per amistà o per vicinanza o per parentado [...] rapporto sessuale: incitandogli il buio e l’agio e ’l caldo del letto, ... cominciatisi a stuzzicare ..., insieme fecero parentado (Boccaccio). 2. In senso concr. e collettivo, l’insieme dei parenti: era presente alla festa tutto il p.; ogni volta ...
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nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che [...] assai famoso di santità (il quale io non nomerò per non diminuire in parte alcuna la fama sua) nel quale ... (Boccaccio); quindi anche, non com., invocare: Nelle paure della veglia bruna, Te noma il fanciulletto (Manzoni). 3. Con la particella pron ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] . predicativo del soggetto: s’abbatté in alcuni li quali mercatanti parevano, e erano masnadieri e uomini di malvagia vita e condizione (Boccaccio); fa di tutto per p. un signore; pare ubriaco, o lo è veramente?; e dire che pareva un brav’uomo!; è ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] in tavola in modo che il pranzo possa cominciare (anticam. anche s. la tavola: li tre famigliari servirono le tavole, Boccaccio); s. a tavola, presentare le vivande ai singoli commensali; servite prima la signora; se permette, la servirò io; con ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] il vento ci può molto; un pratello nel quale l’erba era verde e grande né vi poteva d’alcuna parte il sole (Boccaccio). c. Avere forza, efficacia, potenza di raggiungere determinati effetti: l’esempio può molto; dove non può la giustizia può spesso l ...
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servitore
servitóre (letter. ant. servidóre) s. m. (f. -tóra; letter. -trice) [dal lat. tardo servitor -oris, der. di servire «servire»]. – 1. a. Lavoratore addetto al disbrigo delle faccende domestiche [...] ad altra o altre da un qualsiasi rapporto di sudditanza o d’ossequio: egli e molti altri amici e servidori del re Manfredi (Boccaccio); anche con riferimento all’ossequio d’amore: allora ch’io più esser mi pensava Nella sua grazia e servidore a lei ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] sintattico non raro nella lingua antica): la fante, ... udendo ciò che detto l’era, temette forte non l’avessero uccisa (Boccaccio). 2. Riferito a sostantivi, pronomi, aggettivi, avverbî: a quest’uomo, non maestro per me, ma piuttosto padre, io sarò ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] secondo la loro effettiva importanza. f. letter., non com. Grado, condizione sociale: un giovinetto di non maggior p. di lei (Boccaccio). 4. Con valore concr.: a. Genericam., cosa che abbia peso (in senso proprio, che cioè pesa, in quanto ha corpo ...
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vano
agg. e s. m. [lat. vanus, agg., con i varî sign. dell’agg. ital.]. – 1. agg. Vuoto, internamente vuoto, cavo: un guscio v.; la fe’ salire Là dove il monte era forato e vano (Ariosto); ella, più [...] che una canna vana e a cui di senno pareva pareggiar Salamone (Boccaccio), qui in senso fig., vuota di cervello. Con questo sign. è com. oggi soltanto l’uso sostantivato (v. il n. 3). 2. agg. Privo di corpo, di consistenza materiale: Ohi ombre vane, ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...