uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] tempo, contemporaneamente; egli a una ora poteva una gran misericordia fare e la sua vergogna e quella della figliuola tor via (Boccaccio); a un modo, d’un modo, allo stesso modo, di uno stesso modo; a una voce, con voci concordi. Locuz. particolare ...
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solvere
sòlvere v. tr. [dal lat. solvĕre; v. sciogliere] (pass. rem. solvéi o solvètti, ecc.; part. pass. soluto), letter. ant. – Sciogliere; raro in senso proprio, è più com. in usi estens. e fig.: [...] . di s. Franc.); desidero ora che mi solviate un altro dubbio (Machiavelli); liberare: per solverti dal legame della promessa (Boccaccio); Beato qual da lei suo’ pensier solve, E tutto drento alla virtù s’involve! (Poliziano); anche come rifl.: Da ...
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sembiante
(ant. semblante) agg. e s. m. [dal provenz. semblan, part. pres. di semblar: v. sembrare]. – 1. agg., poet. ant. Somigliante, simile: un monte ... A l’acute piramidi sembiante (T. Tasso); tutti [...] di fuori: senza alcun sembiante mostrarne, di lei s’accese, quanto alcuno amante di donna s’accendesse già mai (Boccaccio). È usato anche nella locuz. far sembiante o sembianti, dimostrare con l’espressione del volto, con l’atteggiamento: senza ...
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uccellare2
uccellare2 v. intr. e tr. [der. di uccello] (io uccèllo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Cacciare uccelli, dare la caccia agli uccelli, con trappole, reti, panie, oppure mediante l’uso di animali [...] armi: andare a u.; questa è la stagione di u.; in niuna altra cosa il suo tempo spendeva che in u. e in cacciare (Boccaccio); indicando la specie degli uccelli, mediante la prep. a: u. a lodole, a tordi, a fringuelli; modo prov., non u. a pispole, a ...
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saettare
v. tr. e intr. [lat. sagĭttare «lanciare saette»] (io saétto, ecc.), letter. – 1. a. Colpire con saette, cioè con frecce: s. il nemico; niuna persona, se saettata esser non voleva, poteva discendere [...] d’argento (G. Villani); anche con uso assol.: a s. ed a gittar pietre l’un verso l’altro fieramente incominciarono (Boccaccio); e sostantivato: Grande ombra d’ogn’intorno il cielo involve, Nata dal saettar de li duo campi (Ariosto). 2. estens ...
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perdonanza
s. f. [dal fr. ant. pardonance, der. di pardoner (mod. pardonner) «perdonare»], ant. – 1. Perdono (di offesa recata o di colpa commessa): piagnendo gli si lasciò cadere a’ piedi e umilmente [...] , pigliare la p.; e andare alla p. o alle p. significava andare al luogo dove si lucravano le indulgenze: l’altrieri, quando io andai a Fiesole alla p. (Boccaccio); credono che ’l fare bene consista nello andare alle chiese e alle p. (Savonarola). ...
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porgere
pòrgere v. tr. [lat. pŏrgĕre, forma sincopata di pŏrrĭgĕre, comp. di por- «in avanti» (affine a pro- e per-) e rĕgĕre «dirigere in linea retta»] (io pòrgo, tu pòrgi, ecc.; pass. rem. pòrsi, porgésti, [...] Qualche dolce mio detto (Petrarca); io vi priego che consiglio e aiuto in quello che io vi dimanderò mi porgiate (Boccaccio); se pia la terra ... Nel suo grembo materno ultimo asilo Porgendo ... (Foscolo); si è detto però anche di cose spiacevoli ...
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dannare
v. tr. [lat. damnare, der. di damnum «danno»]. – 1. Condannare: a perpetuo essilio lui e i suoi discendenti dannarono (Boccaccio); Né mi diceva il cor che l’età verde Sarei dannato a consumare [...] , pur di ottenere quella carica). 2. ant. Cancellare, annullare (un conto, una partita di debito): dannerai la mia ragione (Boccaccio), cancellerai il mio conto; Disse il tesoriere: «Messere, errava»; e volle d. il sopra più (Novellino). ◆ Part. pass ...
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rigido
rìgido agg. [dal lat. rigĭdus, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. a. Con riferimento a un oggetto o a un materiale, che non si lascia facilmente deformare, che resiste all’azione di forze tendenti [...] clima r., stagione r.; senti che aria r.!; più raram. di luogo in cui faccia assai freddo: fra le r. alpi (Boccaccio). 3. fig. a. Dell’atteggiamento esteriore della persona, in quanto manifesta con l’immobilità o la durezza del volto un atteggiamento ...
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trapassare
v. tr. e intr. [comp. di tra- e passare] (come intr., aus. essere). – 1. tr. a. Attraversare, passando da parte a parte, soprattutto con riferimento a passaggio aperto con forza in un mezzo [...] argomento a un altro: d’una cosa in altra, come ne’ ragionamenti addivien, trapassando, caddero in sul ragionare delle orazioni (Boccaccio). c. Passare ad altra vita, morire (in questo senso il verbo, pur avendo tono elevato, è di uso più com.): si ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...