figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di [...] in sé maschi e femmine: badare ai proprî figlioli; aveva ... due figlioli: e l’uno era una giovanetta bella e leggiadra (Boccaccio). b. Con iniziale maiuscola, la seconda persona della Trinità, cioè Gesù Cristo; con questo valore, è più com. la forma ...
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pomo
pómo s. m. [lat. pōmum «frutto»; nel sign. 3 è il lat. pōmus «albero da frutto»] (pl. -i; ant. anche le póma e le pómora). – 1. Mela; con questo sign. è oggi pop. solo in qualche regione, mentre [...] come simbolo della monarchia, dell’impero: nell’uno di questi forzieri è la mia corona, la verga reale e ’l pomo (Boccaccio). c. Nell’attrezzatura navale, altro nome, per la sua forma, della formaggetta o galletta (v. galletta2, n. 2 a) dell’albero ...
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sponsalizia
sponsalìzia s. f. – Forma ant. e letter. per sposalizio, s. m., promessa di matrimonio e matrimonio (il mutamento di genere è dovuto all’influsso del neutro pl. lat. sponsalia; v. sponsale): [...] ); più spesso al plur., promessa solenne di matrimonio: nella presenzia di Currado di pari consentimento contrassero le sponsalizie (Boccaccio); o anche matrimonio, nozze: Poi che le sponsalizie fuor compiute Al sacro fonte intra lui e la Fede ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] Currado (Pucci); venne al suo messere, ecc. Usato assol. (con o senza art.), il signore: madonna, ecco messer che torna (Boccaccio); Poi che costui si vide qua il messere (Pulci); anche, il padrone, soprattutto nelle frasi essere o fare il messere ...
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valoroso
valoróso agg. [der. di valore]. – 1. a. Di persona, che ha e dimostra grande valore e coraggio, sia in azioni belliche sia in altre circostanze: un v. capitano; un valorosissimo combattente; [...] ); una novella nella quale non solamente la potenzia d’amore comprenderete, ma il senno da una v. donna usato ... cognoscerete (Boccaccio); O sacrosanta dea, figlia di Giove ... Che i v. cuori a virtù infiammi (Poliziano). b. Valente in un’arte o ...
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freno
fréno s. m. [lat. frenum, dal tema di frendĕre «digrignare i denti»]. – 1. a. Il morso che si mette in bocca al cavallo e a cui s’attaccano le redini per reggerlo e guidarlo; in questa accezione [...] fortuna ha posto in mano il f. De le belle contrade (Petrarca); o ritegno in genere: senza f. alcuno di rimordimento o di vergogna (Boccaccio). In senso ampio, in alcune locuz. di uso com.: non c’è f., non c’è più f., a proposito di manifestazioni di ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] ant. o letter.: a. Eseguire, osservare (un ordine o sim.): quantunque, per s. il comandamento fattole dal marito, tacesse (Boccaccio); con valore un po’ diverso: una gente impera e l’altra langue, Seguendo lo giudicio di costei (Dante), sottostando ...
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ridurre
(ant. redurre, ridùcere, redùcere) v. tr. [lat. redūcĕre «ricondurre», comp. di re- e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Ricondurre, far tornare al luogo di partenza, oppure al luogo [...] loro abuso, il decadimento fisico e quindi accorciano la vita); erbe e radici velenose ... stillò e in acqua redusse (Boccaccio); r. il ferro in acciaio; e, nel linguaggio milit., r. un cannone, una batteria al silenzio, distruggendoli o mettendoli ...
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sollazzare
v. tr. e intr. [der. di sollazzo] (come intr., aus. avere), letter. – Far divertire: con belli motti e leggiadri ricreare gli animi degli affaticati e sollazzar le corti (Boccaccio). Come [...] la particella pron.), divertirsi, spassarsi: in alcuna parte n’andremo sollazzando come a ciascuno sarà più a grado di fare (Boccaccio); oggi per lo più in espressioni iron. o scherz.: vi siete sollazzati?; ormai ti sei sollazzato abbastanza alle mie ...
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tramutare
v. tr. [der. di mutare, col pref. tra-; cfr. lat. transmutare, da cui l’ital. trasmutare]. – 1. non com. o letter. Trasportare, trasferire, mutare di posto (con quest’ultimo sign. anche t. [...] , ... E pare stella che tramuti loco (Dante); acciò che niuna cosa gli potesse essere tocca o tramutata o scambiata (Boccaccio); t. un liquido, travasarlo; t. una pianta, trapiantarla. 2. Mutare, convertire, cambiare: avendo l’odio in amor tramutato ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...