tristo
agg. [lat. trīstis, di etimo oscuro; v. anche triste]. – 1. ant. Mesto, gravemente afflitto e addolorato: sotto quello sporto trovato uno uscio, come che serrato fosse, a piè di quello ... tristo [...] : Calandrino gl’invitò a cena cotale alla t., sì che costor non vi vollon cenare e partirsi da lui (Boccaccio). ◆ Dim. tristarèllo; pegg. tristàccio (tutti soprattutto con le accezioni del n. 2). V. anche tristanzuolo. ◆ Avv. tristaménte, in modo ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] il suo s. prediletto; s’egli v’era più a grado lo s. delle leggi che la moglie, voi non dovavate pigliarla (Boccaccio); con riferimento all’apprendimento in corsi scolastici: è un ragazzo un po’ svogliato nello s.; con un po’ più di studio, vedrai ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] vivi sicuro che io non sarò mai lieta se io non mi veggio vendica [= vendicata] di ciò che fatto m’hai (Boccaccio); o seguito da complemento che indica una situazione: v. in ansia; v. in ristrettezze. 2. Usato assol., per esprimere o sottintendere ...
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malo
agg. [lat. malus]. – 1. Nell’uso ant. e letter. è l’opposto di buono in quasi tutti i suoi sign. (sostituito nell’uso corrente e moderno da cattivo). Per lo più usato in senso morale, per indicare [...] (v. anche malora): al qual voi nella mia mala ora per moglie mi deste (Boccaccio); in senso simile anche mal dì (perciò che egli ti darebbe il mal dì, Boccaccio) e mal anno (diverso da malanno). Alcune di tali espressioni, e altre ancora, acquistano ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] nel denaro; tutta la sua gioia è nel lavoro. c. Vivere: Coppo di Borghese Domenichi, il quale fu nella nostra città (Boccaccio); Ei fu (Manzoni); anche nel linguaggio com.: c’era una volta ...; quindi, non esserci più, essere morto: quando io non ci ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] (Pulci). Anticam. tale sign. era anche più frequente e più generico: se io vi guerisco, che m. me ne seguirà? (Boccaccio). 3. a. Nel diritto processuale, la questione di diritto sostanziale sulla quale il giudice (detto pertanto giudice del m. in ...
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procedere
procèdere v. intr. [dal lat. procedĕre, comp. di pro-1 «innanzi» e cedĕre «andare»] (pass. rem. procedètti [meno com. procedéi, ant. procèssi], procedésti, ecc.; part. pass. proceduto [ant. [...] . Assol., nell’uso letter., andar bene, dare buon esito: parendogli che ’l suo consiglio fosse stato buono e procedesse (Boccaccio). d. (aus. avere) Agire, operare secondo determinati modi, metodi, regole: le leggi con cui la natura procede nelle sue ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] senso si usò anticam. l’intr. pron.: son venuto a richiamarmi di lui d’una valigia la quale egli m’ha imbolata (Boccaccio); più genericam., ricorrere a qualcuno lamentandosi di un danno subìto: qui conta d’una guasca, come si richiamò a lo re di ...
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richiedere
richièdere (ant. richièrere o richèrere) v. tr. [lat. pop. requaerĕre (per il class. requirĕre), comp. di re- e quaerĕre «chiedere»] (coniug. come chiedere; part. pass. richièsto, ant. richèsto). [...] ben che per lei mi richegge (Dante); senza alcuna persona richiedere, pazientemente la sua povertà comportava (Boccaccio). 3. Pretendere, esigere: richiedo la massima obbedienza; il comandante richiedeva dai suoi soldati soprattutto la disciplina ...
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vicinanza
s. f. [der. di vicino]. – 1. a. Il fatto, la condizione di esser vicino, come posizione relativa nello spazio; prossimità, breve distanza: la v. della palude rendeva l’aria malsana; il clima [...] a sapere tutta la v.; la v. uscita fuori al romore e co’ lumi e con arme, cominciarono questa cosa a biasimare (Boccaccio); io vorrei volentieri che tutta la v. ci fosse (Sacchetti). 2. Imminenza, prossimità nel tempo: la v. del Natale ha animato le ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...