acconcio1
accóncio1 agg. [part. pass. di acconciare senza suffisso] (pl. f. -ce, meno com. -cie), letter. – 1. Acconciato, accomodato con arte, abbigliato: vestita e a., uscì d’una camera (Boccaccio); [...] Disposto (a fare o di fare qualche cosa): voi sapete che la gente è più a. a creder il male che il bene (Boccaccio). b. Idoneo, adatto: le cose acconce a commovere gli umani animi (Bembo); gli uomini ... sono piu a. e destri alle frodi (Genovesi). c ...
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mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai [...] (Petrarca). b. ant. Come rafforzativo di sì e di no: mai sì che io le conosco (Boccaccio); Rispose Biondello: «Mai no; perché me ne domandi tu?» (Boccaccio). c. fam. Come rafforzativo di quanto e di tanto: quante mai volte te lo devo ripetere?; gliel ...
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presto1
prèsto1 agg. e avv. [lat. tardo praestus, der. dell’avv. praesto, presente nella locuz., già lat. class., praesto esse «essere pronto, essere a disposizione»; l’uso avverbiale ital., secondo [...] agg., letter. a. Preparato, pronto, riferito a cosa: fece dire all’abate che qualora gli piacesse, il mangiare era p. (Boccaccio); o pronto, disposto, riferito a persona: le disse che ... era presto sempre a servirla (Bandello); a morir non servo Son ...
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meraviglioso
meraviglióso (tosc. o letter. maraviglióso) agg. [der. di meraviglia, maraviglia]. – 1. a. Che suscita meraviglia, e spesso anche un senso di stupore, per le sue qualità, per i modi in cui [...] è spesso sinon. di straordinario, grandissimo: un gigante di m. forza; maraviglioso piacere veggendola avea sentito nell’animo (Boccaccio); analogam. diletto m., m. gioia e sim. Con riferimento a qualità negative, incredibile: Arrighetto di San Polo ...
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presupporre
presuppórre v. tr. [comp. di pre- e di supporre] (coniug. come porre). – 1. Supporre, pensare, immaginare in precedenza: si presuppone che sappiate di cosa stiamo parlando; presuppongo che [...] presupposto; talvolta come equivalente di supporre: presupponendo che essi [gli dei] di niuno nostro fatto s’impaccino (Boccaccio). 2. Ammettere, implicare come premessa un fatto precedente e che condiziona un altro: per ammettere la sua innocenza ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] e riferito a cose: A cura delle quali infermità né consiglio di medico né virtù di medicina alcuna pareva che valesse (Boccaccio). In partic., con riferimento a erbe, acque e altri corpi o sostanze, proprietà attiva: un’acqua con v. medicinali; Né li ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] assol. arte, la pratica dell’alchimia o di sortilegi, incantesimi, magie: noi ci abbiamo durata fatica in far l’arte (Boccaccio); sempre nell’alchimia, grande a. (o grande opera, lat. magnum opus) o a. regale, la ricerca della pietra filosofale, la ...
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rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] . in mare o semplicem. rompere, fare naufragio: Landolfo... rompe in mare e sopra una cassetta di gioie carissime piena scampa (Boccaccio); con sign. analogo è ancora in uso nel linguaggio marin. l’espressione r. in chiglia, per indicare lo spezzarsi ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] i personaggi di grande notorietà può essere omesso, e in taluni casi è del tutto insolito (il Petrarca, il Boccaccio, o Petrarca, Boccaccio, ma di norma senza articolo Colombo, Mazzini, Garibaldi, Verdi, Puccini, ed è escluso in modo tassativo nella ...
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tenero
tènero agg. [lat. tĕner -a -um]. – 1. Non duro, o meno duro, meno consistente dell’ordinario: a. Riferito a materiali e a prodotti che si lasciano tagliare, tritare e lavorare facilmente: legno [...] : le quali sono di tanta potenza, che i fortissimi uomini non che le t. donne hanno già molte volte vinti (Boccaccio). 3. fig. a. Facile alla commozione, all’abbandono o al trasporto sentimentale e affettivo: avere un cuore t.; essere, mostrarsi ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...