neovitalismo
s. m. [comp. di neo- e vitalismo]. – Teoria dei fenomeni vitali propugnata dal biologo e filosofo ted. Hans Driesch (1867-1941), che, rimodernando i concetti dell’antico vitalismo aristotelico, [...] sosteneva che i processi vitali sono retti da una entità metafisica immanente, chiamata entelechia ...
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mendeliano
agg. – Relativo al biologo boemo abate Gregor Mendel ‹mendël› (1822 -1884), al quale si deve la scoperta dei principî che regolano l’ereditarietà dei caratteri; osservazioni sperimentali sulla [...] trasmissione ereditaria di alcuni caratteri nelle piante (colore del fiore e forma del seme nei piselli odorosi) portarono Mendel alla scoperta dei fenomeni della dominanza e della recessività, e quindi ...
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raillietina
〈raie-〉 s. f. [lat. scient. Raillietina, dal nome del biologo fr. A. Railliet (sec. 19°)]. – In zoologia, genere di vermi cestodi ciclofillidei, con numerose specie, parassiti da adulti dell’intestino [...] di mammiferi e uccelli, molto frequenti nel pollame, mentre le loro larve sono parassite di varî insetti ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] ; analogam., affresco di s. senese, di s. veneta, e sim. Frequente la locuz. fare scuola, trovare seguaci, continuatori, imitatori: è un biologo che ha fatto s.; vedrai che con le sue teorie farà s.; un metodo, un’idea che farà s.; purtroppo la ...
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monocariocitico
monocariocìtico agg. [comp. di mono-, cario- e -cito] (pl. m. -ci). – In citologia, provvisto di nucleo aploide: larve m., le larve che si sviluppano in seguito a interventi di stimolazione [...] ) o private di uno dei due pronuclei (ginogenesi e androgenesi); il fenomeno è stato dimostrato per la prima volta nel 1900 dal biologo ted. J. Loeb, che riuscì a far sviluppare larve di riccio di mare pungendo con un ago le uova non fecondate. ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] in esponente, nei soli casi in cui lo iato riguardi la vocale i o u seguita da vocale tonica: per es., vïale, bïòlogo, düèllo, annüire, distinti nella pronuncia da bianco, fiore, quello, acquisto, dove i e u sono semivocali e formano con la vocale ...
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neurobiologo
neurobïòlogo s. m. (f. -a) [comp. di neuro- e biologo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Studioso specializzato in neurobiologia. ...
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paesistica
paeṡìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. paesistico]. – Termine (corrispondente all’ingl. landscape architecture e al ted. Landschaftsgestaltung, cioè «architettura del paesaggio») con [...] urbana e territoriale con particolare riguardo al rispetto della morfologia naturale, iniziato alla fine dell’Ottocento dal biologo e sociologo ingl. P. Geddes (1854-1932), poi istituito come insegnamento universitario negli Stati Uniti e in ...
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ideoma
s. m. La serie completa delle idee che costituiscono il patrimonio del pensiero umano. ◆ [tit.] Dopo il genoma ecco l’ideoma / nascerà una mappa delle idee / Partirà a febbraio lo studio del biologo [...] giapponese [Darryl R. J.] Macer sulla catalogazione della mente [testo] [...] Dopo il genoma, è quindi l’ora dell’ideoma, come la stampa ha già battezzato la proposta di Macer, che darà ufficialmente il ...
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Chimico e biologo (New York 1877 - Berkeley 1940); direttore dell'ist. di ricerche alimentari di Stanford, California. Autore di numerose ricerche sulla chimica dell'amido, della gelatina, del glicogeno, ecc.