mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del [...] dal consonantismo delle lingue germaniche sia rispetto alle altre lingue indoeuropee sia rispetto al germanico più antico. 4. a. In biologia, il fenomeno di variazione che si verifica nel genotipo di un individuo o a livello di un singolo gene (m ...
Leggi Tutto
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, [...] in un determinato periodo della sua esistenza, è in grado di produrre numerose razze nuove in seguito alla comparsa di un gran numero di mutazioni; la selezione naturale determinerà quale di queste razze ...
Leggi Tutto
germinale
agg. e s. m. [dal lat. mediev. germinalis, der. di germen -mĭnis «germe»]. – 1. agg. Relativo al germe o, più genericam., alla riproduzione: cellule g. (o gameti), le cellule cui compete, nella [...] riproduzione, di dare origine a un individuo in seguito a fecondazione. Plasma g., espressione con cui, nella teoria del biologo ted. A. Weismann (1834-1914), detta appunto teoria del plasma g., viene indicato l’insieme dei determinanti (responsabili ...
Leggi Tutto
peckhamiano
‹pekam-› agg. – In biologia, detto di una particolare forma di mimetismo (v.), così chiamato dal cognome del biologo statunitense G. W. Peckam (1845-1914) che assieme alla moglie Elizabeth [...] studiò i comportamenti dei ragni e delle vespe ...
Leggi Tutto
malariologo
malariòlogo s. m. (f. -a) [comp. di malaria e -logo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Studioso di malariologia; medico o biologo specialista in malariologia. ...
Leggi Tutto
cronobiologia
cronobiologìa s. f. [comp. di crono- e biologia, termine coniato (ingl. chronobiology) dal biologo statunitense F. Halberg]. – Disciplina che si basa sulla scoperta della ritmicità come [...] proprietà della materia vivente e che studia la struttura temporale dei fenomeni biologici (dalle strutture subcellulari agli ecosistemi, dai cicli mestruali ai cicli riproduttivi vegetali e animali), e in partic. di quelli ciclici, avvalendosi di ...
Leggi Tutto
embriologo
embrïòlogo s. m. (f. -a) [comp. di embrio- e -logo] (pl. m. -gi). – Biologo che si occupa particolarmente di studî concernenti l’embriologia. ...
Leggi Tutto
giardia
giàrdia s. f. [lat. scient. Giardia, dal nome del biologo fr. A.-M. Giard (1846-1908)]. – In zoologia, genere di flagellati che comprende varie specie parassite dell’intestino dell’uomo (particolarm. [...] Giardia intestinalis) e di altri mammiferi cui possono provocare enteriti: hanno corpo anteriormente depresso, 2 nuclei, 8 flagelli e un assostilo ...
Leggi Tutto
teleonomia
teleonomìa s. f. [dal fr. téléonomie, comp. di téléo(logie) «teleologia» e -nomie «-nomia», termine introdotto dal biologo fr. J. Monod nel 1970]. – In biologia, il finalismo insito nelle [...] strutture e nelle forme tipiche degli organismi viventi, dovuto non a una predisposizione di obiettivi finali (le «cause finali» della filosofia aristotelica) ma all’azione della selezione naturale, che ...
Leggi Tutto
Chimico e biologo (New York 1877 - Berkeley 1940); direttore dell'ist. di ricerche alimentari di Stanford, California. Autore di numerose ricerche sulla chimica dell'amido, della gelatina, del glicogeno, ecc.