codificazione
codificazióne s. f. [dal fr. codification, der. di codifier: v. codificare]. – 1. Il fatto, l’operazione di codificare, soprattutto come attività del potere legislativo di uno stato intesa [...] di essi un «numero unificato di codificazione». 3. In biologia, il meccanismo molecolare attraverso cui si ottiene l’inserimento durante la sintesi di una molecola proteica, degli aminoacidi corrispondenti alle triplette di nucleotidi dell’RNA ...
Leggi Tutto
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] è quello femminile; in questi gruppi, ZW rappresenta la configurazione cromosomica della femmina, ZZ quella del maschio. In biologiamolecolare, si indica con Z-DNA una struttura a doppia elica del DNA in cui sono presenti gli usuali legami idrogeno ...
Leggi Tutto
struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] di un’entità: la s. intima della materia; s. della molecola, dell’atomo, del nucleo; in partic., s. della materia, magnetici dei nuclei o alla composizione isotopica. e. In biologia, la composizione e la disposizione delle parti che costituiscono un ...
Leggi Tutto
transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; [...] di maggiore o minore estensione della membrana epiteliale (per es., l’epitelio della vescica urinaria). 9. In biologiamolecolare, sostituzione, in una molecola di DNA, di una purina con un’altra purina o di una pirimidina con un’altra pirimidina; è ...
Leggi Tutto
trasferimento
trasferiménto s. m. [der. di trasferire]. – L’azione e l’operazione di trasferire, il fatto di venire trasferito. In partic.: 1. Cambiamento di sede, passaggio da una ad altra sede: t. [...] , anche l’imposizione è da considerarsi un trasferimento effettuato dai cittadini a vantaggio dello stato. 4. a. In biologia, t. di embrioni, v. embriotransfer. b. In biologiamolecolare, RNA di t., uno dei tre tipi di RNA, composto da piccole ...
Leggi Tutto
urto
s. m. [der. di urtare]. – 1. a. Il fatto di urtare; colpo battuto, per lo più accidentalmente, contro qualcuno o qualcosa: si scontrò con un altro che correva, e l’u. lo fece cadere a terra; passando, [...] farmaci cui si ricorre per ottenere un effetto rapido. e. In biologia, teoria dell’urto (o del bersaglio), teoria postulata da alcuni chimica, u. efficace, la collisione tra molecole (u. molecolare) che sviluppi energia sufficiente a far avvenire una ...
Leggi Tutto
recettore
recettóre s. m. [dal lat. receptor -oris (che nel lat. class. aveva però il sign. di «ricettatore» e solo più tardi quello di «accoglitore»), der. di receptus, part. pass. di recipĕre «ricevere»]. [...] e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In biologiamolecolare, si designano con questo termine particolari siti recettivi della membrana cellulare o delle strutture ...
Leggi Tutto
induttore
induttóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di indurre; nei sign. 4 e 5, dal fr. inducteur]. – 1. raro. Chi o che induce, sia nel senso di far venire, provocare qualche cosa, sia in quello di [...] di tessuto vivente che provoca il differenziamento, per induzione, in un tessuto embrionale, altrimenti indifferenziato. 3. In biologiamolecolare, come s. m., sostanza chimica in grado di attivare un gene interagendo con il repressore di quel gene ...
Leggi Tutto
induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto [...] di tessuto osseo da parte dei connettivi normalmente privi della capacità di produrre tale tessuto. d. In biologiamolecolare, i. enzimatica, capacità dei batterî di operare la sintesi degli enzimi necessarî a utilizzare un particolare substrato ...
Leggi Tutto
membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza [...] esterno. In partic.: a. In citologia, m. biologica, quella formata da un sottile strato bimolecolare lipidico (da cui, a zone caratterizzate da grande ordine nella configurazione molecolare, si alternano zone amorfe costituite da segmenti polimerici ...
Leggi Tutto
biologìa molecolare Ramo della biologia che studia e interpreta a livello molecolare i fenomeni biologici, considerando la struttura, le proprietà e le reazioni delle molecole chimiche di cui gli organismi viventi sono costituiti. La b.m. è...
Biologia molecolare e sistematica: una rivoluzione
Cecilia Saccone
Origine e sviluppo della biologia molecolare
La biologia molecolare è nata e si è sviluppata nella seconda metà del 20° sec., periodo che ha visto fin dai suoi albori lo studio...