zimogeno
żimògeno s. m. [comp. di zimo- e -geno]. – 1. In biochimica, termine poco usato con il quale vengono indicati genericamente i precursori inattivi degli enzimi (proenzimi): per es., z. della [...] trombina, lo stesso che protrombina; z. della plasmina, lo stesso che plasminogeno. 2. In microbiologia, organismo che diventa attivo quando sia disponibile un substrato ottimale, con partic. riferimento ...
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tetranucleotide
s. m. [comp. di tetra- e nucleotide]. – In biochimica, aggregato di quattro mononucleotidi diversi, risultante dall’esterificazione dello zucchero di un mononucleotide con il residuo [...] fosforico del successivo; in passato si riteneva che i tetranucleotidi rappresentassero il motivo costitutivo fondamentale degli acidi nucleici ...
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zimonucleico
żimonuclèico (o żimonucleìnico) agg. [comp. di zimo- e nucleico (o nucleinico)]. – In biochimica, acido z., denominazione, ormai in disuso, dell’acido ribonucleico (RNA); anche sinon. di [...] miconucleico ...
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bradichinina
s. f. [comp. di bradi- e chinina2]. – In biochimica, peptide costituito da 9 aminoacidi, presente principalmente nel plasma sanguigno, molto simile alla callidina, sia per struttura sia [...] per funzione biologica; entrambe derivano infatti da una globulina α2 plasmatica e sono in grado di provocare vasodilatazione, aumento della permeabilità capillare, induzione di fenomeni dolorosi, ecc ...
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condensante
agg. [part. pres. di condensare]. – Che condensa, che determina una condensazione; in biochimica, enzima c., enzima molto diffuso nei tessuti animali e vegetali, dotato di importante funzione [...] nel metabolismo in quanto determina la sintesi dell’acido citrico ...
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lioenzima
lioenżima s. m. [comp. di lio- e enzima] (pl. -i). – In biochimica (termine non più in uso), enzima non legato a particolari strutture cellulari e quindi facilmente estraibile per rottura delle [...] cellule; è contrapp. a desmoenzima ...
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cistationina
s. f. [comp. di cist(ein)a e (me)tionina]. – In biochimica, aminoacido solforato non presente come tale nelle proteine, ma che si forma nella trasformazione della metionina in cisteina. ...
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cistationinasi
cistationinaṡi s. f. [der. di cistationina, col suff. -asi degli enzimi]. – In biochimica, enzima che scinde la cistationina in cisteina e omoserina. ...
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cisteina
s. f. [der. di cistina]. – In biochimica, aminoacido contenente zolfo che si forma nell’organismo per via enzimatica dalla metionina e si trasforma facilmente e reversibilmente in cistina attraverso [...] un processo di ossidoriduzione; contribuisce alla formazione di molti composti contenenti zolfo e le viene attribuita una funzione disintossicante e radioprotettiva ...
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cisteinsulfidrasi
cisteinsulfidraṡi s. f. [comp. di cisteina e sulfidr(ico), col suff. -asi degli enzimi]. – In biochimica, enzima, appartenente alle liasi, che catalizza la scissione della cisteina [...] in acido piruvico, ammoniaca e idrogeno solforato; è presente nel fegato e agisce sul metabolismo intermedio degli aminoacidi solforati ...
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(o chimica biologica) Disciplina biologica che studia le sostanze che costituiscono la materia vivente e in particolar modo le incessanti trasformazioni (metabolismo intermedio) cui la materia vivente viene sottoposta e le trasformazioni energetiche...
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La biochimica come disciplina autonoma si sviluppa tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, distaccandosi dall’ambito della...