concordismo
s. m. [der. di concordia]. – Tendenza a interpretare il testo biblico sulla creazione del mondo in modo tale da mostrare la sua concordia fondamentale con i risultati delle moderne indagini [...] scientifiche ...
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concordistico
concordìstico agg. [der. di concordia] (pl. m. -ci). – Relativo al concordismo: interpretazione concordistica del testo biblico. ...
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narrare
v. tr. [dal lat. narrare, affine a gnarus «consapevole»]. – Esporre o rappresentare, a viva voce o con scritti o altri mezzi, vicende, situazioni, fatti storici e reali, oppure fantastici, vissuti [...] mia presente miseria? (Mazzini); o in quello di attestare, testimoniare: li cieli narrano la gloria di Dio (Dante, che così traduce il biblico enarrant, del salmo 18). ◆ Part. pres. narrante, anche come agg. e s. m. e f., che o chi narra; in partic ...
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torah
tōrāh 〈tooràah〉 s. f., ebr. – Termine biblico che designa la dottrina impartita dai genitori ai figli, dai saggi agli stolti, dal sacerdote al popolo e da Dio agli uomini mediante i profeti. Per [...] antonomasia è così chiamato (anche nella forma italianizzata torah, torà) l’insieme degli insegnamenti e precetti riconosciuto dagli Ebrei come rivelato da Yahweh attraverso Mosè e raccolto nel Pentateuco ...
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vanitas vanitatum, et omnia vanitas
(lat. «vanità delle vanità, e tutte le cose vanità»). – Celebri parole con cui si apre il libro biblico dell’Ecclesiaste (1, 2; ripetute poi in 12, 8), spesso citate [...] per affermare la vanità dei beni terreni e l’insipienza di coloro che s’affannano a conseguirli ...
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salterio
saltèrio (ant. saltèro) s. m. [dal lat. psalterium, gr. ψαλτήριον, der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi sulla cetra»; i sign. fig. 4 e 5 si spiegano con un avvicinamento tra la forma a pieghe [...] tese come nella lira, che si suonavano con le dita, con il plettro, o con due bacchette (s. tedesco). 2. Il libro biblico dei Salmi (così detto dall’abitudine di accompagnare col salterio il canto dei salmi): s. davidico, il libro dei salmi di David ...
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argilla
s. f. [lat. argilla, che è dal gr. ἄργιλος, ἄργιλλος]. – 1. Roccia sedimentaria clastica costituita da minutissimi granuli, formati essenzialmente da silicati idrati di alluminio a struttura [...] con quelle delle soluzioni con cui viene in contatto. 2. In senso fig., indica talora il corpo umano (con allusione al racconto biblico della creazione): la mortale a.; E Tu degnasti assumere Questa creata a.? (Manzoni). 3. fig. Gigante dai piedi d’a ...
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plenitudine
plenitùdine s. f. [dal lat. plenitudo -dĭnis, der. di plenus «pieno»], letter. – Pienezza, completezza, perfezione, pieno e totale possesso o godimento; è parola del linguaggio sostenuto, [...] tutto, in p. di vita (Serao); la p. dei tempi, la pienezza dei tempi, nell’accezione partic. che questa locuz. ha nel linguaggio biblico (v. pienezza). Con sign. diverso, in Dante (Par. XIX, 21): Né l’interporsi tra ’l disopra e ’l fiore Di tanta p ...
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sesta estinzione
loc. s.le f. La scomparsa massiccia di numerose specie animali e vegetali, provocata dall'attività umana per la sesta volta nel corso della storia del pianeta, a causa di fenomeni come [...] molte energie intellettuali alla riflessione sulla visione della natura in chiave cristiana. Oggi a Vicenza, per il Festival Biblico, andrà alle radici del problema con una lezione sull’aspetto «comunitario» della creazione, nell’ambito della quale l ...
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Esegeta biblico (Oldesloe, Holstein, 1796 - Erlangen 1839); prof. di esegesi neotestamentaria a Königsberg (1821-33), poi a Erlangen (dal 1834), si accostò dapprima al gruppo di J. W. Ebel, delle cui dottrine si fece indiretto propagandista:...
Esegeta biblico e orientalista (Bastida de' Dossi 1875 - Roma 1965), dal 1892 nella Compagnia di Gesù; si diede agli studî biblici e orientalistici nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut e nel Pontificio istituto biblico di Roma; dal 1912 prof....