primizia
primìzia s. f. [dal lat. primitiae s. f. pl., der. di primus «primo»]. – 1. In agraria, ortaggio o frutto che per precocità esce dalla normale epoca di maturazione. 2. a. Nell’uso com., il frutto, [...] porzione di favo di miele o un frutto; tra i popoli pastori, il sacrificio di un agnello o di un neonato del bestiame (di cui peraltro si consuma la carne) o libagione di latte; tra gli agricoltori, un sacrificio animale con libagione di una qualche ...
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mandria
màndria (o mandra) s. f. [lat. mandra «branco, recinto», dal gr. μάνδρα]. – 1. a. Branco di grosse bestie, in partic. di ungulati (diversamente dal gregge, che si usa generalm. per bestie più [...] ); anche in senso spreg.: sono una m. di farabutti; è una m. di pecore, di pecoroni, della folla che segue e accetta senza ribellarsi la volontà e gli ordini di qualcuno. 2. non com. Luogo, recinto, dove si raccoglie il bestiame in dimora temporanea. ...
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mandriano1
mandrïano1 s. m. [der. di mandria]. – 1. Custode della mandria; pastore: E quale il mandrian che fori alberga, Lungo il pecuglio suo queto pernotta (Dante). 2. Nelle aziende zootecniche, l’addetto [...] alla custodia e al governo del bestiame che conduce sui pascoli. ...
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pedaggio
pedàggio s. m. [der. di pes pedis «piede», propr. «tassa per chi mette il piede passando in un certo luogo», modellato sul fr. ant. peage, provenz. pezatge]. – 1. Antico tributo, di applicazione [...] assai diffusa, dovuto in corrispettivo del diritto di passaggio per le persone, per il bestiame e anche per le merci: imporre, pagare, riscuotere il pedaggio. Il termine si usa tuttora per indicare la tassa applicata ai veicoli per il passaggio su ...
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guidrigildo
s. m. [dal lat. mediev. guidrigild, voce di origine germanica]. – Nell’antico diritto germanico, il prezzo che l’uccisore di un uomo libero doveva pagare alla famiglia dell’ucciso per riscattarsi [...] dalla vendetta: consisteva in origine in capi di bestiame, e in seguito in somme di denaro, che variavano secondo il grado sociale dell’offeso; la consuetudine si estinse nel sec. 14° col prevalere dell’autorità pubblica. ...
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nagana
s. f. [da una voce zulu, attraverso l’ingl. nagana]. – In veterinaria, malattia del bestiame, dovuta a un tripanosoma (Trypanosoma brucei). ...
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malga
s. f. [voce dei dialetti alpini, di origine preromana]. – 1. a. Pascolo tipico delle Alpi orientali italiane, e in parte di quelle centrali, dove soggiornano gli animali, spec. bovini, durante [...] di fabbricati, di legno o misti di legno e muratura, che si trovano sul terreno del pascolo per il ricovero del bestiame, il deposito del latte e degli attrezzi, e l’alloggio temporaneo del personale. c. Nella zona dell’altopiano di Asiago, sinon ...
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smonticazione
smonticazióne s. f. [der. di monticazione, col pref. s- (nel sign. 1)]. – La fine del periodo di pascolo in montagna (monticazione o alpeggio) del bestiame soggetto alla transumanza, quando [...] cioè esso discende al piano ...
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pedicolare
s. f. [lat. scient. Pedicularis, che è dal lat. class. (herba) pedicularis, der. di pedicŭlus «pidocchio», per l’antico uso popolare di somministrare un suo decotto al bestiame contro i pidocchi]. [...] – Genere di piante scrofulariacee emiparassite comprendente alcune centinaia di specie, per la maggior parte delle regioni temperate dell’emisfero settentr. e spec. dell’Asia: sono piante erbacee annuali ...
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L’insieme degli animali allevati nelle aziende agrarie. È costituito quasi esclusivamente da animali appartenenti alle classi dei mammiferi e degli uccelli, e si può distinguere in b. grosso (bovini, equini ecc.), b. minuto (ovini, caprini,...