trinciare
v. tr. [dal fr. ant. trencher (mod. trancher), che è da un lat. pop. *trinicare, alteraz. del lat. class. truncare «troncare» per incrocio con trini «a tre a tre»] (io trìncio, ecc.). – Tagliare [...] ; t. le foglie del gelso (per i bachi da seta); t. la paglia, il fieno, le barbabietole, ecc., come foraggio per il bestiame. In partic., tagliare a pezzi o a fette una vivanda, a tavola, mentre si mangia, o, per alcune vivande, prima di portarle a ...
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pascolare
v. tr. e intr. [der. di pascolo] (io pàscolo, ecc.). – 1. tr. Condurre le bestie al pascolo, attendendo ad esse mentre brucano l’erba: p. le pecore, il gregge, le vacche; anche assol.: il pastore [...] ancora oggi la storia di Tommaso Campanella bambino che conduceva le pecore a p. (Corrado Stajano); talora anche trans.: il bestiame pascola l’erba. Fig., non com., trarre abbondanti e illeciti profitti da qualche istituzione, ente e sim.: non c’è ...
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predare
v. tr. [lat. praedari, lat. tardo praedare (ma è già in Plauto il part. pass. praedatus con sign. passivo), der. di praeda «preda»] (io prèdo, ecc.). – 1. a. Fare preda, catturare prede; può [...] nemico; alcuni tipi di uccelli rapaci predano durante la notte; oppure avere come compl. ogg. la cosa che diviene preda: p. bestiame, greggi; p. reperti archeologici; talvolta le persone a cui si toglie e il luogo da cui si toglie qualche cosa con ...
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stazzo
s. m. [lat. statio «lo stare, dimora»]. – 1. Nella consuetudine della transumanza, lo spazio all’aperto dove si riunisce il bestiame durante la notte, costituito, per i bovini, da un recinto ovoidale [...] o quadrangolare delimitato da un muricciolo di pietre a secco, per gli ovini da un recinto formato da reti di corde, diviso a volte in diversi scompartimenti secondo le categorie di animali: Ora in terra ...
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farragine
farràgine (ant. farràggine) s. f. [dal lat. farrago -gĭnis, der. di far «farro»]. – 1. a. ant. Mescolanza di erbe diverse, per pasto del bestiame. b. fig. Moltitudine confusa di cose (o persone) [...] disparate: una f. di carte; una f. d’impiegati; una f. di parole. 2. Specie di frumento vestito (lat. scient. Triticum monococcum) ...
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infuocare
(o infocare) v. tr. [der. di fuoco] (io infuòco o infòco, tu infuòchi o infòchi, ecc.; fuori d’accento, più pop. -o- che -uo-). – 1. ant. a. Dare fuoco, incendiare. b. Far diventare rovente: [...] carattere irritabile che s’infuoca per un nonnulla. ◆ Part. pass. infuocato (o infocato), frequente come agg.: marchiare il bestiame con un ferro infuocato; palle infuocate, che s’introducevano roventi nei pezzi d’artiglieria (in senso fig., tirare a ...
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liquirizia
liquirìzia (pop. liquerìzia, liquorìzia) s. f. [dal lat. tardo liquiritia, adattamento, con influsso di liquor, del gr. γλυκύρριζα, comp. di γλυκύς «dolce» e ῥίζα «radice»]. – 1. a. Pianta [...] , e viene anche coltivata per ornamento nei giardini ombrosi; per il sapore un po’ zuccherino delle foglie è molto appetita dal bestiame. b. L. falsa (o dei muri o dei boschi), altro nome della felce dolce (Polypodium vulgare), così chiamata per il ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] numero collettivo di persone, e più comunem. di animali o di cose: dividere per capi e non per famiglie; cento c. di bestiame; un bel c. di selvaggina; capi di vestiario, del corredo; un completo a tre c. (spec. di biancheria femminile); contare gli ...
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L’insieme degli animali allevati nelle aziende agrarie. È costituito quasi esclusivamente da animali appartenenti alle classi dei mammiferi e degli uccelli, e si può distinguere in b. grosso (bovini, equini ecc.), b. minuto (ovini, caprini,...