valsente
valsènte s. m. [der. di valere, coniato sul part. pass. valso]. – 1. Valore commerciale, prezzo in denaro di un oggetto o di un bene; capitale, ricchezza; somma di denaro: tanto disse, che il [...] ? 2. In Firenze, fu così chiamata un’imposta generale straordinaria sulla proprietà, confusa a volte col catasto, che fu istituita nel 1432 e successivamente resa progressiva e applicata al reddito dei beni immobili, del bestiame e del commercio. ...
Leggi Tutto
mangime
s. m. [der. di mangiare2]. – Alimento che si dà al bestiame, inteso sia in senso lato come foraggio, sia in senso stretto come alimento che in poco volume racchiude grande quantità di principî [...] nutritivi: m. semplici, costituiti da semi o frutti non acquosi, o da residui di industrie alimentari (per es., crusche, pule, polpe di barbabietole spremute, melassa); m. composti, ottenuti mescolando ...
Leggi Tutto
unifeed
〈i̯ùnifiid〉 agg. e s. ingl. [comp. di uni- e feed «pasto, razione, mangime»], usato in ital. come agg. e s. m. – Termine, equivalente all’ital. «piatto unico», con cui viene indicata una tecnica [...] dell’alimentazione del bestiame, in partic. dei bovini, consistente nel mescolare in rapporti ottimali i componenti alimentari bene spezzettati, così da ottenere un mangime, chiamato anch’esso unifeed, che non abbia bisogno di ulteriore integrazione. ...
Leggi Tutto
zerla
żèrla s. f. – Variante dial. di gerla, nel suo sign. proprio: il pontefice ... constrinse tutti i religiosi, di qual stato e qualità si fosse, a portar terreno con la z. in spalla per edificar [...] [=baluardi] (Sarpi). Con altra accezione, nelle consuetudini agricole emiliane e romagnole, forma di scambio di servizî e di bestiame, praticato fra piccole unità poderali per alcuni lavori, come per es. quelli di aratura: la zerla, ossia lo scambio ...
Leggi Tutto
sporobolo
sporòbolo s. m. [lat. scient. Sporobolus, comp. di sporo- e gr. -βολος, der. di un tema affine a quello di βάλλω «gettare» (v. -bolo), per il seme che fuoriesce dal frutto]. – Genere di piante [...] distribuzione, in partic. nelle regioni calde, di cui una sola in Europa (Sporobolus arenarius); alcune specie sono appetibili per il bestiame, ma raramente presenti nelle praterie in quantità sufficiente da risultare interessanti per il pascolo. ...
Leggi Tutto
rurale
agg. [dal lat. tardo ruralis, der. di rus ruris «campagna»]. – Che è della campagna, che ha relazione con la campagna in genere (spesso in contrapp. a urbano): l’ambiente r.; popolazione r., i [...] credito fra piccoli agricoltori; edilizia r., che riguarda le case coloniche e i varî edifici per il ricovero del bestiame, delle macchine agricole e dei prodotti; medicina r., relativa alle popolazioni agricole; economia r., l’economia privata dell ...
Leggi Tutto
dicumarina
s. f. [comp. di di-2 e cumarina]. – In chimica organica, derivato della cumarina, con spiccate proprietà anticoagulanti, che si forma nel fieno di trifoglio guasto e che, ingerita in sufficienti [...] quantità, provoca nel bestiame emorragie spesso mortali; ha un’azione antagonista a quella della vitamina K e, preparata per sintesi partendo dall’acido salicilico, si usa in medicina quando occorre aumentare la fluidità del sangue. ...
Leggi Tutto
casera
caṡèra s. f. [lat. tardo casearia, femm. dell’agg. casearius «del cacio», prob. incrociato con casa], lomb. e ven. – 1. Casa di montagna dove si lavora il latte prodotto durante l’alpeggio del [...] bestiame nella stagione estiva; più genericam., luogo dove si fanno il burro e il formaggio. 2. Nei caseifici, il magazzino di stagionatura delle forme di formaggio che escono dal salatoio (altrove detto caciaia o caciara). ...
Leggi Tutto
selezionare
v. tr. [der. di selezione] (io selezióno, ecc.). – Fare, operare una selezione: s. il personale, i nuovi atleti, individuare e prescegliere i più capaci; s. i capi di bestiame destinati alla [...] riproduzione. In partic., in zootecnia, s. le razze, migliorare le razze di animali domestici con particolari processi; in informatica, mettere in evidenza, sullo schermo di un computer, la parte di testo ...
Leggi Tutto
boario
boàrio agg. [dal lat. boarius, der. di bos bovis «bove»]. – Di buoi: mercato b.; fòro b., nome di un’antica piazza di Roma in cui si svolgeva il mercato del bestiame, passato poi a indicare, soprattutto [...] nei maggiori centri agricoli padani e toscani, il recinto o il complesso di edifici in cui si tengono i mercati dei buoi ...
Leggi Tutto
L’insieme degli animali allevati nelle aziende agrarie. È costituito quasi esclusivamente da animali appartenenti alle classi dei mammiferi e degli uccelli, e si può distinguere in b. grosso (bovini, equini ecc.), b. minuto (ovini, caprini,...