procoio
procòio s. m. [etimo incerto]. – Nella Campagna Romana, recinto per il bestiame, soprattutto ovino. Il termine, noto in diverse varianti (procuoio, proquoio, prec(u)oio, prequoio, ecc.), anticamente [...] era diffuso in un’area più vasta che non oggi dell’Italia centro-meridionale, anche con altri significati (mandria, cascina, costruzione rustica con stalla per mucche e attrezzatura per la produzione dei ...
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rubare
v. tr. [dal germ. *raubôn]. – 1. a. Appropriarsi, impadronirsi con mezzi e in modi illeciti, di oggetti, valori e beni che appartengono ad altri; indica di norma un’azione compiuta senza ricorrere [...] , con violenza, qualcosa che appartiene ad altri: i pirati saraceni, nelle loro scorrerie, rubavano oggetti di valore, suppellettili e bestiame. È a volte ancora usato, anche in senso fig., con compl. oggetto di persona, con sign. simile a «rapire ...
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frangibiade
s. m. [comp. di frangere e biada], invar. – Macchina agricola usata per rompere l’involucro esterno di varî semi per renderli più digeribili nell’alimentazione del bestiame; è costituita [...] essenzialmente da una tramoggia di alimentazione, da un distributore per regolare la discesa dei semi e da battitori cilindrici ...
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frangipanelli
frangipanèlli s. m. [comp. di frangere e panello]. – Macchina agricola adoperata per rompere in frammenti i panelli ottenuti dalla spremitura dei semi oleosi e destinati all’alimentazione [...] del bestiame. ...
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soccidante
s. m. e f. [der. di soccida]. – Colui che dà a soccida, cioè concede al soccidario il bestiame da allevare o il terreno per il pascolo, a seconda del tipo di contratto (v. soccida). ...
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soccidario
soccidàrio s. m. [der. di soccida]. – Colui che riceve a soccida, cioè attende all’allevamento del bestiame concesso dal soccidante o anche proprio, a seconda del tipo di contratto (v. soccida). ...
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soia2
sòia2 s. f. [dal nome giapp. shōyū della pianta, di origine manciù]. – Pianta annua delle leguminose papiglionacee (Glycine max, sinon. Glycine soia, Soja hispida), spontanea in Cina e Giappone, [...] estrazione dell’olio, si usa nell’alimentazione umana, come surrogato del caffè, nelle industrie dolciarie e degli alimenti dietetici, nella preparazione di specialità (salse) e come alimento per il bestiame, per il suo elevato contenuto di proteine. ...
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polpa
pólpa s. f. [lat. pŭlpa, di origine incerta]. – 1. a. La parte carnosa del corpo umano e animale; nell’uso com. odierno, è frequente soprattutto con riferimento ad animali macellati, per indicare [...] , ma di p. nei suoi discorsi ce n’è davvero poca. c. Al plur., i residui della lavorazione delle barbabietole per la fabbricazione dello zucchero, che contengono ancora una piccola quantità di zucchero; sono utilizzate come mangime per bestiame. ...
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fida
s. f. [der. di fidare]. – 1. a. Tassa dell’età feudale, dovuta agli aventi diritto per la riduzione a coltura e a privata conduzione di terreni originariamente adibiti a pascolo. b. Nel Regno di [...] Napoli e nello Stato Pontificio, era sinon. di affida. c. In Sicilia e in Abruzzo è tuttora in uso l’espressione f. bestiame, affitto di pascolo per i mesi estivi. 2. ant. Salvacondotto. ...
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contratto2
contratto2 s. m. [dal lat. contractus -us, der. di contrahĕre «contrarre»; nel sign. 5, attrav. l’ingl. contract]. – 1. In generale, regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante [...] stipulati. C. agrarî, rapporti (associativi e di scambio) che hanno per oggetto la coltivazione del fondo e lo sfruttamento del bestiame, dando vita a un’impresa agricola (sono stati tali la mezzadria, le colonìe parziarie, la soccida, l’affitto di ...
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L’insieme degli animali allevati nelle aziende agrarie. È costituito quasi esclusivamente da animali appartenenti alle classi dei mammiferi e degli uccelli, e si può distinguere in b. grosso (bovini, equini ecc.), b. minuto (ovini, caprini,...