regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, [...] o il traffico, il consumodi carburante, le importazioni e le esportazioni, l’acquisto di valuta estera, gli scambî commerciali cerca di regolarti bene; non si è regolato bene con me; come devo regolarmi con loro?; e con tono di avvertimento o di ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, [...] ; e. del capitale, ogni componente del capitale di un’impresa; e. di costo, ogni spesa, consumo o perdita subìta per acquisire, produrre e vendere un bene o per rendere un servizio; e. di ricavo, ogni entrata o profitto conseguiti direttamente o ...
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distruttivo
agg. [dal lat. tardo destructivus]. – Atto a distruggere o che mira a distruggere: potenza d. di un’esplosione; ordigno bellico di grande potere distruttivo. In partic.: in elettrotecnica, [...] in economia, consumo d., quello attraverso il quale l’utilità di un bene economico scompare senza dar luogo alla creazione di altri beni utili per un orientamento diverso e positivo (l’opposto di critica costruttiva); riferito a persona, che, per ...
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sviluppare
v. tr. [der. di viluppo, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. a. ant. o letter. Disfare, sciogliere un viluppo; svolgere, districare ciò che è avviluppato: non riusciva a svilupparsi da quella [...] industria (o la vendita, il consumo) dei surgelati si va sempre (nell’uso tosc. anche che sviluppa) bene, normalmente; nell’uso corrente, riferito a 4. In fotografia, procedere allo sviluppo di una pellicola o di una lastra impressionata: s., far s ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da [...] destinati alla produzione diretta di nuovi beni economici (beni capitale, in contrapp. a beni diconsumo), con riferimento sia un bene (soprattutto non materiale), una fonte a cui attingere e da cui trarre beneficio: un immenso c. di cognizione ...
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figliocentrico
(figlio-centrico) agg. Che pone al centro dei propri interessi i figli; fatto a uso e consumo dei figli. ♦ Il problema per l'Italia figliocentrica è di riconoscere ai ragazzi un'individualità [...] in cui l'eredità e l'ambiente potrebbero smettere di mescolarsi al Dna dei nostri pregiudizi che ci impediscono di accettare i bambini, come persone, nel bene e nel male. (Marina D'Amato, Repubblica, 24 maggio 1996, p. 15, Commenti) • Purtroppo, però ...
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casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati [...] come luogo d’incontro e di riunione, sedi della cooperativa diconsumo, della biblioteca, del circolo . rispettabile; ricòrdati che sei in una c. per bene; possiamo parlare con libertà, Giorgio è di c., è uno della famiglia, è persona intima; ...
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immigrazionismo
s. m. (spreg.) Atteggiamento di chi è favorevole all’accoglienza dei migranti. ◆ L’immigrazionismo è figlio dell’ignoranza. Michelle Obama se ne viene in Italia per promuovere il consumo [...] vuole convincere che sottomettersi anche gastronomicamente fa bene alla salute. Ignorando che essendo il cuscus a base di cereali è diabetizzante e ingrassante tal quale un piatto di paccheri di Gragnano. Oscar Farinetti in una pagina pubblicitaria ...
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resto
rèsto s. m. [der. di restare]. – 1. a. Ciò che rimane di un tutto, a cui è stata tolta o è venuta meno una parte per consumo, guasto, distruzione, o per altra causa: metti nel frigo il r. del pollo; [...] altro: a parte qualche acciacco, per il r. sta bene; con valore avversativo più attenuato, ripigliando il discorso: del l’uomo ... rispondeva a suo figlio che se non la smetteva di parlare a vanvera, se non si decideva a lavorare sarebbe andato su ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] semplice contatto o l’atto di posare la mano su un oggetto, anche lo spostamento, l’uso, il consumo, la manomissione dell’oggetto stesso , il quadro, ecc.) va bene così com’è, e io non lo toccherei più. b. Con compl. di persona, far male, picchiare: ...
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Tutto ciò a cui viene attribuito valore, pregio, dignità qualsiasi. In tal senso può essere inteso come b. tanto un oggetto materiale quanto uno spirituale. In etica, più specificamente, il b. si riferisce alla sfera della moralità, della condotta,...
consumo, Codice del
consumo, Còdice del. – Raccolta delle disposizioni sulla tutela del consumatore (v.). Introdotto con d. lgs. 6 settembre 2005, n. 206, s'inscrive in un più ampio processo di semplificazione legislativa, con il fine di riunire...