perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] proprî anni più belli, lasciar sfiorire la gioventù senza goderne i vantaggi; p. l’anno (scolastico), di alunno che Su la scala a filar la vecchierella, Incontro là dove si perde il giorno (Leopardi). ◆ Part. pres. perdènte, anche come agg. e sost. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] pensa); avere la l. rosea, rossa, bella, pulita, in condizioni di salute normali, o bianca, patinosa, sporca, per che discesero sul capo degli apostoli nel giorno della Pentecoste. In denominazioni partic.: a. Lingua di bue, arma bianca corta, in ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] noia, disturbo, incomodo. Partecipare, comunicare: ti posso d. una bella notizia. Indire, organizzare: d. una festa, un ballo, un piena libertà di azione; d. gli otto giorni, in passato, licenziare una persona concedendole otto giornidi tempo, ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] ha solo quella del reggere, del sostenere, o dell’avere su di sé: lo stelo porta il fiore; l’asta che porta la ci porta arance e mandarini; la primavera ci ha portato bellegiornate; la vecchiaia porta molti disagi; la notte porta consiglio; ...
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sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., [...] , solo le seguenti: Victimae Paschali laudes per il giornodi Pasqua, Veni Sancte Spiritus per la Pentecoste, Lauda una bella s. narrativa; una s. poetica; o anche a qualsiasi fatto che si svolga in modo rapido e movimentato: la drammatica s. di una ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso [...] cinematografica di uno o più quadri: una bella r., una r. suggestiva. 4. Il fatto di dare o avere nuovamente inizio, digiornodi ritardo; r. di pilotaggio, il riaddestramento di un pilota che, per ragioni varie, non abbia svolto attività di ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] a me è sempre parso un ottimo giovane; mi parve turbato; Morte bella parea nel suo bel viso (Petrarca); Prodi guerrier le parvero all’ irritazione, collera (tutti i giorni la stessa storia: pare impossibile!); pare ieri, di fatto avvenuto da tempo ma ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] la raccolta, s. la vendemmia. Ant., s. il dì 24 di luglio del 1370, nel tale giorno, in tale data. g. Col suo valore proprio, d’un oggetto: sopra è bianco, s. è nero; è più bello s. che sopra; con riferimento al piano inferiore d’un edificio: papà ...
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(trad. it. Bella di giorno) Film (1967) del regista cinematografico L. Buñuel (1900-1983), interpretato da C. Deneuve e tratto dall’omonimo romanzo (1928) dello scrittore francese J. Kessel (1898-1979).
Séverine Serizy è una giovane donna sposata,...
Fin dai suoi albori il c. è stato strettamente connesso con la moda. L'abbigliamento infatti riveste un ruolo fondamentale in un film dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere la 'essenza' del personaggio. Gli anni Trenta...