opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] termine è usato assol. quando è seguito dal nome dell’autore o dell’artista: le o. di Dante, di Michelangelo; l’opera di Beethoven (qui in senso collettivo, la produzione musicale); è un’o. attribuita al Giorgione; l’ultima o. del Bernini; e quando è ...
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appassionato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di appassionare]. – 1. Che esprime passione, dettato da passione: sguardi a., parole a.; giudizio a., ispirato da passione (amore, odio, antipatia, sentimento [...] un brano. Ellitticam., Appassionata, titolo che si dà comunem. alla Sonata per pianoforte in fa minore op. 57 di L. van Beethoven (composta nel 1803-4 e pubblicata nel 1807). 2. Riferito a persona, che o chi è mosso o acceso da passione per ...
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scherzando
ger. (di scherzare) e s. m., invar. – Didascalia musicale (abbrev. scherz.) con cui si prescrive un’esecuzione scherzosa di determinati passaggi; unita con altra didascalia, può servire a [...] caratterizzare un intero movimento: per es.: Allegro scherzando dell’Ottava Sinfonia di Beethoven. ...
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scherzo
schérzo s. m. [der. di scherzare]. – 1. a. L’atto, il fatto di scherzare, di parlare cioè o di fare qualcosa mostrando di volersi divertire e di non dare alle parole o alle cose il significato [...] tripartita ABA; sostituisce il minuetto (con un andamento molto più rapido) a partire dall’inizio del sec. 19°, con Beethoven (che lo colloca eccezionalmente in alcune composizioni al secondo posto, dopo l’Allegro iniziale e prima dell’Adagio, come ...
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dramma1
dramma1 (ant. drama) s. m. [dal lat. tardo drama -ătis, gr. δρᾶμα -ατος, propr. «azione», der. di δράω «agire»] (pl. -i). – 1. In senso lato, e più vicino all’etimologia, qualunque componimento [...] letterarie e artistiche, tensione drammatica: il d. nella poesia dell’Inferno dantesco, nella scultura di Michelangelo, nella musica di Beethoven; in quel romanzo lo studio psicologico dei personaggi è sottile, ma manca il d. (cioè il contrasto tra i ...
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opus
s. neutro lat. (propr. «opera, lavoro»), usato in ital. al masch. – 1. Termine che, seguito da un numero progressivo (e comunem. abbreviato in op.), è usato per indicare le composizioni musicali [...] di un autore di cui sia stato fatto il catalogo dall’autore stesso o da un musicologo (per es., Beethoven, Quartetto op. 131); può talvolta essere preceduto o addirittura sostituito dal nome o dall’iniziale del compilatore del catalogo (per es., ...
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tre corde
tre còrde. – Didascalia usata nelle musiche pianistiche degli inizî del secolo 19° (per es., in quelle di Beethoven) per indicare che, dopo un passaggio attutito mediante il pedale di sinistra [...] (una corda), si deve riprendere l’esecuzione normale ...
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concerto
concèrto s. m. [der. di concertare]. – 1. a. Accordo, intesa: non si è potuto provare che ci sia stato c. fra i due imputati; uscirono dall’osteria, Tonio avviandosi a casa, e studiando la fandonia [...] la massa orchestrale fa da accompagnamento: c. per pianoforte e orchestra; il «Concerto in re maggiore» per violino (e orchestra) di Beethoven. e. Con usi estens., scherz.: un c. di bambini che piangono, di asini che ragliano, un c. notturno di rane ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] suonava una sinfonia; l’orchestrina suonò un tango; s. un notturno di Chopin; s. il Concerto in re maggiore di Beethoven; ti suonerò la «Follia» di Corelli; per metonimia: s. Bach, Paganini (cioè musica di Bach, di Paganini); spesso per indicare ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] del cadavere con la tecnica del calco e riprodotti in gesso, in cera, in bronzo: la m. di Pascal, di Beethoven. 5. In architettura, elemento decorativo, plastico o pittorico, che riproduce i tratti della maschera tragica o comica dell’antico teatro ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e delle sue dolorose vicende esistenziali...
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver vissuto a Bonn, nel 1792 Beethoven si trasferisce definitivamente a Vienna, dove si afferma come il più importante...