raganella
raganèlla s. f. [dim. di ragano «ramarro»]. – 1. Nome comune degli anfibî anuri del genere Hyla, diffusi in Europa, Asia, Africa e America, e in partic. delle due specie italiane Hyla arborea [...] quelli emessi dai maschi delle raganelle. Lo strumento, tipico della musica folclorica, è stato utilizzato in composizioni di Beethoven, R. Strauss, Ravel, Respighi, ecc.; con questo stesso, o con altri nomi (battola, crepitacolo, ecc.) era adoperato ...
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incidere2
incìdere2 v. tr. [dal lat. incĭdĕre, comp. di in-1 e caedĕre «tagliare»] (coniug. come il verbo precedente). – 1. Tagliare incavando, operare su una superficie un taglio per lo più netto e [...] che eseguono ciò che forma il contenuto dell’incisione stessa: un cantautore che ha inciso molti CD; la 3a Sinfonia di Beethoven incisa da Toscanini. 4. ant. Tagliare, recidere: E rivedendo va l’incise travi, Già in macchine conteste orrende e gravi ...
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addio
addìo interiez. e s. m. [dalla locuz. a Dio, sottint. «ti raccomando» o sim.]. – 1. interiez. a. Forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente: a. e buon viaggio; a. a tutti!; Addio, mia [...] (Gozzano); «Gli addii» (nell’ediz. originale, in fr., Les adieux), titolo della sonata in mi bemolle maggiore op. 81 di Beethoven. b. Poesia recitata dalla prima attrice nel prendere congedo dal pubblico al termine di una serie di recite; in uso spec ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] e organo, per coro e orchestra; M. a quattro voci; la «M. degli angeli»; M. di requiem; la «M. solenne» di Beethoven; M. dei giovani, messa con canti in musica ritmica e con accompagnamento di chitarra, pianola, tromba, batteria, ecc. 3. Messa nera ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] . In altri casi, la riduzione richiede modificazioni più sostanziali dello spartito originale: per es., il Settimino op. 20 di Beethoven, scritto per fiati e archi, ridotto a Trio per violino, violoncello e pianoforte: si parla in tal caso più ...
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interpretare
(tosc. o letter. interpetrare) v. tr. [dal lat. interpretari (lat. pop. interpetrari), der. di interpres -ĕtis «interprete»] (io intèrpreto o intèrpetro, ecc.). – 1. a. Intendere e spiegare [...] attraverso la lettura critica, lo stile e le intenzioni dell’autore e la natura particolare del brano: i. Mozart, Bach, Beethoven; ha interpretato la Sonata con grande sensibilità; spesso, però, è usato con il sign. più generico di eseguire, cantare ...
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psicoacustico
(psico-acustico), agg. Che concerne la relazione tra stimoli sonori e reazioni psichiche. ◆ Qui [nella Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore di Beethoven] l’indicazione Adagio più che a [...] un ritmo, fa pensar a un modo di essere: in altre parole il ritmo ha la funzione di creare la situazione psicoacustica entro cui inserire il tema. (Riccardo Muti, Repubblica, 13 marzo 1999, p. 50, Spettacolo) ...
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interprete
intèrprete (tosc. o letter. intèrpetre) s. m. e f. [dal lat. interpres -prĕtis (lat. pop. -pĕtris), di origine incerta]. – 1. a. Chi interpreta, cioè spiega, commenta, espone il senso delle [...] i. del personaggio di Otello; in questo senso, anche riferito a esecuzioni strumentali: è un sensibilissimo i. di Beethoven, di Chopin. In usi enfatici, i. della canzone, cantante. 4. In informatica: a. Programma (detto anche programma interprete ...
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adorazione
adorazióne s. f. [dal lat. adoratio -onis]. – 1. L’atto dell’adorare; atto di omaggio e riverenza a una divinità o a una persona considerata divina: essere, stare, mettersi, prostarsi in adorazione. [...] . 2. estens. a. Riconoscimento e venerazione di una o più divinità; attribuzione di natura divina: l’a. degli idoli, delle forze della natura. b. Culto riverente, sviscerato amore: ho una speciale a. per Beethoven; ha una vera a. per la sua maestra. ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] arco, o percossi, come nel pianoforte, entrano in vibrazione producendo il suono. Una corda: didascalia musicale, usata da Beethoven e da altri compositori della sua epoca per prescrivere, in brani pianistici, la percussione di una sola corda (invece ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e delle sue dolorose vicende esistenziali...
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver vissuto a Bonn, nel 1792 Beethoven si trasferisce definitivamente a Vienna, dove si afferma come il più importante...