magnificenza
magnificènza (ant. magnificènzia) s. f. [dal lat. magnificentia, der. di magnificus «magnifico»]. – 1. a. Naturale disposizione a far cose ammirabili, grandezza nell’operare e nel sentire: [...] la m. di Dio, del Creatore; la tua magnificenza in me custodi (Dante, rivolto a Beatrice: continua a esercitare in me la tua magnificenza, cioè la tua generosità nell’elargire grazie, operando la mia salvazione). Anche, liberalità, generosità che si ...
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quisquilia
quisquìlia (pop. quisquìglia) s. f. [dal lat. quisquiliae -arum, propr. «immondezza, feccia»]. – 1. ant. Imperfezione, impurità: de li occhi miei ogne quisquilia Fugò Beatrice col raggio d’i [...] suoi (Dante). 2. Minuzia, inezia, cosa di nessun conto: occuparsi, discutere di quisquilie; litigare per quisquilie; perdersi in quisquilie; q. letterarie, grammaticali; ma sono quisquilie!; non si tratta ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] , fuori del comune: par che sia una cosa venuta Da cielo in terra a miracol mostrare (Dante, con riferimento a Beatrice); i m. della scienza, della tecnica, le loro straordinarie invenzioni, i loro prodigiosi ritrovati, e in genere il meraviglioso ...
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quaggiu
quaggiù (ant. quaggiuso) avv. [comp. di qua2 e giù (ant. giuso)]. – In questo luogo, più in basso rispetto alla persona cui ci si rivolge o al luogo cui ci si riferisce. Con verbi di quiete: [...] Sicilia fa ancora molto caldo; con verbi di moto: venite q., scendi q. in basso; Venni qua giù del mio beato scanno (Dante: parla Beatrice, discesa nel limbo dal paradiso); preceduto da prep.: di q. o da q. non si vede niente, per q. o da q. non si ...
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rorare
v. tr. [dal lat. rorare, der. di ros roris «rugiada»] (io ròro, ecc.), poet., raro. – Irrorare, bagnare di rugiada, o come di rugiada: la vaga opra fatale Rorò d’ambrosia (Foscolo). In senso fig., [...] E roratelo alquanto: voi bevete Sempre del fonte onde vien quel ch’ei pensa (Dante, Par. XXIV, 8: sono parole di Beatrice che chiede ai beati di aspergere Dante con le stille della sapienza che essi attingono al fonte divino). ◆ Part. pres. rorante ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] di una breve opera giovanile in rime collegate da brani in prosa in cui Dante ricostruisce la storia del suo amore per Beatrice). d. Con determinazioni varie, per specificare il modo con cui si vive in rapporto a speciali aspetti che la vita può ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando [...] per sollecitarlo a parlare o agire: Tenta costui di punti lievi e gravi ... intorno de la fede (Dante), parole con cui Beatrice invita s. Pietro a esaminare Dante. b. Cercare di indurre al peccato (v. tentazione), spingere con allettamenti a compiere ...
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richinare
v. tr. [comp. di ri- e chinare], non com. – Chinare di nuovo: r. gli occhi; e nel rifl.: si richinò a terra; anche, chinare incurvando molto. Con valore causativo, far chinare: quella reverenza [...] [che sentivo per Beatrice] ... Mi richinava come l’uom ch’assonna (Dante). ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); [...] nel p. della sua vita; il p. dei fatti, della guerra; E sì com’uom che suo parlar non spezza, Continüò così [Beatrice] ’l processo santo (Dante), lo svolgimento del suo santo discorso; in partic., il trascorrere, l’andare del tempo: aveva [Roma] nel ...
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sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione [...] senza te, mio sol, viver poi cieco (Ariosto); con altro traslato: Così mi disse il sol de li occhi miei (Dante), Beatrice, in quanto, come simbolo della teologia, è luce alla mente del poeta. Frequente anche, nel linguaggio poetico o ascetico, come ...
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Nome di più sante e beate: 1. Santa martire (nelle fonti antiche Viatrix) romana, sotto Diocleziano, con Faustino o Simplicio; Passio leggendaria; la tomba si trova nel cimitero ad sextum Philippi; le reliquie erano state traslate a S. Maria...
(Bice Portinari) La donna cantata da Dante, di cui si ammette generalmente l’esistenza storica: probabilmente, come attesta anche Pietro, figlio di Dante, si tratta della figlia di Folco Portinari, le cui case erano prossime a quelle degli Alighieri,...