baciccia
bacìccia s. m. e f. [forma genovese di Battista; nel sign. 2 per omofonia con ciccia], invar. – 1. Appellativo dato ai Genovesi nell’Italia settentrionale. 2. Persona grassa e indolente. ...
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visitazione
viṡitazióne s. f. [dal lat. visitatio -onis]. – 1. ant. Visita: santo Francesco ... in quella orazione ricevette dalla divina v. sì eccessivo fervore, ... che ... pareva ch’e’ gittasse fiamme [...] montana della Giudea, trattenendosi con lei tre mesi, quando ebbe saputo che questa stava per diventare madre (di s. Giovanni Battista). b. Opera pittorica, scultoria o grafica, che rappresenta la visita di Maria Vergine a Elisabetta: la V. di Giotto ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente [...] moneta fiorentina, detta anche grosso g., il grosso da 4 soldi emesso dal Comune di Firenze nel 1314; g. della volpe, coniato nel 1363 all’assedio di Pisa da Pietro Farnese, così detto perché aveva impressa una volpe ai piedi di s. Giovanni Battista. ...
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ovile
s. m. [dal lat. ovile, der. di ovis «pecora»]. – Luogo chiuso in cui si custodiscono le pecore: rinchiudere il gregge nell’ovile. Fig.: ricondurre all’o. la pecorella smarrita (frase di reminiscenza [...] traslato, in Dante: la crudeltà che fuor mi serra Del bello o. ov’io dormi’ agnello (Par. XXV, 4-5), alludendo a Firenze, sua patria, altrove chiamata dal poeta ovil di San Giovanni (Par. XVI, 25), perché posta sotto la protezione del Battista. ...
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vivanda
s. f. [dal fr. viande (che è il lat. vivenda, der. di vivĕre), nel sign. ant. di «vivanda»]. – Il cibo, cotto o crudo, preparato per essere mangiato, con riferimento a ogni singola preparazione [...] in tavola le v.; v. semplici, manipolate; v. prelibate, ghiotte, gustose; Mele e locuste furon le vivande Che nodriro il Battista nel diserto (Dante); l’abate e tutti gli altri ordinatamente e di buone v. e di buoni vini serviti furono (Boccaccio ...
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zapatero
agg. Che si richiama alla linea politica di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ [tit.] L’Europa zapatera e la trappola di Bagdad [testo] […] Europa zapatera è una definizione lessicalmente cantabile [...] attenuare la portata politica dei suoi argomenti, tesse infatti sperticate lodi a favore del «nuovo premier spagnolo» (Pierluigi Battista, Stampa, 26 aprile 2004, p. 27, Cultura e Spettacoli) • Anche in Spagna l’ondata zapatera si è scontrata ...
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palla1
palla1 s. f. [dal longob. palla, forma corrispondente al franco balla (v. balla1)]. – 1. a. Sfera usata in varî tipi di giochi e di sport (in alcuni dei quali, come per es. il rugby, può avere [...] alle monete toscane sulle cui facce erano raffigurati rispettivam. le palle emblema dei Medici e s. Giovanni Battista). ◆ Dim. pallina (v.), pallino m. (v.), pallétta (v.), pallettina, pallòtta (v.), pallòttola (v.); spreg. pallùccia; accr. pallóna ...
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emerobattista
s. m. [comp. del gr. ἡμέρα «giorno» e βαπτίζομαι «lavarsi», foggiato secondo battista] (pl. -i). – Membro di una setta giudaica dei primi tempi cristiani, la cui caratteristica era la pratica [...] del bagno rituale quotidiano ...
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-ista
[lat. -īsta, gr. -ιστής]. – Suffisso derivativo di nomi indicanti la persona che svolge l’attività, segue l’ideologia, presenta le caratteristiche espresse dai nomi in -ismo o dai verbi in -izzare [...] con cui sono connessi (battista, buddista, edonista, egoista, evangelista, femminista, illuminista, petrarchista, protagonista, socialista, tabagista, turista). I derivati che rinviano a correnti di pensiero politiche, ideologiche, religiose, ...
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sol1
sòl1 s. m. [prima sillaba della parola solve con cui ha inizio il 5° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – In musica, nome in uso nei paesi latini, dalla riforma [...] di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, per indicare la quinta nota della scala di do maggiore, per la quale i popoli germanici e anglosassoni conservano invece l’antico nome G: sol naturale, con le alterazioni ...
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Figlia (n. 1446 - m. Gubbio 1472) di Alessandro Sforza, signore di Pesaro, seconda moglie (1460) di Federico di Montefeltro dal 1474 duca d'Urbino, fu protettrice di umanisti.
Cartografo italiano del sec. 16º, nato a Genova, ma operante a Venezia, dove ebbe un laboratorio cartografico. Da esso uscirono numerose carte e atlanti (una cinquantina tra il 1514 e il 1564), finemente disegnati su pergamena, composti in prevalenza...