vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, [...] (per es., i coenzimi flavinici, il glutatione, ecc.). f. In biologia, organismo necessario per il trasferimento di un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) da un individuo (animale o uomo) a un altro; in biologia molecolare, v. di ...
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isolamento
iṡolaménto s. m. [der. di isolare]. – In genere, l’atto di isolare, e lo stato, la condizione di chi o di ciò che è isolato. 1. Riferito a persone: a. Provvedimento igienico con cui uno o [...] impossibilità di fecondazione, modificazioni comportamentali, ecc.), non hanno più la possibilità di incrociarsi con altri gruppi della stessa specie. b. I. batterico, tecnica che mira all’allestimento di colture pure, formate cioè da un solo tipo di ...
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colibacillo
s. m. [inversione della denominazione lat. scient. Bacillus (o Bacterium) coli «bacillo del colon»; il nome scient. attuale è Escherichia coli]. – Batterio ospite abituale dell’intestino [...] degli animali omeotermi, frequente nell’intestino degli eterotermi: è un bacillo diritto e regolare, provvisto di ciglia laterali, agente patogeno della colibacillosi ...
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macroaerofilo
macroaeròfilo agg. [comp. di macro- e aerofilo]. – In biologia, detto di batterio aerobio che vive solo in ambienti bene ossigenati. ...
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spirobatterio
spirobattèrio s. m. [comp. di spiro-1 e batterio]. – In biologia, termine generico indicante i batterî il cui corpo è variamente incurvato, come nel caso degli spirilli, dei vibrioni e [...] delle spirochete ...
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prodigioso
prodigióso agg. [dal lat. prodigiosus, der. di prodigium «prodigio»]. – 1. a. Che costituisce un prodigio, un miracolo, un evento eccezionale: fatti, fenomeni p.; uno spettacolo davvero p.; [...] la proprietà di produrre in determinate condizioni, un pigmento di natura pirrolica, la prodigiosina, che impartisce alle colture batteriche un colore rosso. ◆ Avv. prodigiosaménte, come per prodigio, per effetto di un prodigio: cade dal terzo piano ...
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tracoma
tracòma s. m. [dal gr. τράχωμα -ώματος, der. di τραχύς «aspro, ruvido», per l’asperità delle palpebre] (pl. -i). – Malattia infiammatoria cronica della congiuntiva, contagiosa, provocata da un [...] batterio (Chlamydia trachomatis) e caratterizzata da granulazioni (congiuntivite granulosa) che evolvono in cicatrice: ormai rara in Europa e nell’America Settentr., rappresenta ancora un grave problema sociale in alcune regioni dell’America latina, ...
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profago
pròfago agg. [comp. di pro-2 e -fago di batteriofago] (pl. m. -gi). – In genetica, detto di un batteriofago quando il suo genoma si trovi integrato nel cromosoma del batterio ospite e si duplichi [...] con esso; è questa la fase lisogenica (non virulenta) in contrapp. a quella litica (virulenta) in cui il fago, libero nel citoplasma, si moltiplica sino a lisare la cellula batterica. ...
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emofilo
emòfilo agg. [comp. di emo- e -filo]. – In biologia, detto di batterio che ha affinità per l’emoglobina e pertanto si sviluppa in mezzi nutritivi che contengono sangue. ...
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volutina
s. f. [dal nome lat. scient. del batterio Spirillum volutans (dove volutans è il part. pres. del v. volutare «rivoltare») in cui è stata trovata la volutina per la prima volta]. – In biochimica, [...] sostanza abbondantemente distribuita in forma di granuli nel citoplasma e nei vacuoli di molti microrganismi, nei quali ha probabilmente la funzione di riserva alimentare. La volutina presente nei granuli ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità di vita degli altri organismi....
piogeno, batterio
Batterio (detto anche germe piogeno) in grado di provocare nell’organismo infezioni purulente, cioè con formazione di pus; le particolarità piogeniche di questi batteri sono legate all’attivazione (chemiotassi) dei macrofagi:...