minimo /'minimo/ (non com. menomo) [dal lat. minimus, superl. di minor "minore"; trattato anche in ital. come superl. di piccolo]. - ■ agg. [corrispondente a valori e misure assai ridotte: una quantità [...] . in frasi negative: non ha un m. di decoro] ≈ briciolo, grammo, granello, pizzico, (fam.) zinzino. 3. (aut.) [nei motori a combustione interna, il limite di giri al di sotto del quale il motore si spegne: il motore non tiene il m.] ≈ basso regime. ...
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minimum /'minimum/ s. m. [dal lat. minĭmum, neutro sost. di minĭmus]. - [livello o numero più basso: il m. dei voti per l'elezione a deputato] ≈ minimo. ↔ massimo, maximum. ...
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giornale² s. m. [da giornale¹, per ellissi da libro giornale, foglio giornale e sim]. - 1. (amministr.) [documento di un'impresa commerciale, di un'amministrazione e sim., in cui giornalmente si segnano [...] ); soffietto; sopratestata; spalla, special o speciale; spigolatura; stelloncino; strillo; tappabuco o zeppa; taglio (alto, basso, medio); tamburino; trafiletto.
Parti di articolo - Cappello; catenaccio; didascalia; firma; fotografia; intestazione ...
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punto¹ s. m. [lat. punctum, lat. tardo punctus, der. di pungĕre "pungere"; propr. "puntura, forellino"]. - 1. (geom.) [ente fondamentale minimo, privo di dimensioni, rappresentabile nello spazio cartesiano [...] fermo → □; punto interrogativo → □. 4. (matem.) a. [posto a mezza altezza, segno di moltiplicazione] ≈ (fam.) per. b. [posto in basso, segno che separa le cifre intere da quelle decimali, in alcune notazioni] ≈ virgola. 5. a. (educ.) [ciascuna delle ...
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soldato s. m. [part. pass. dell'ant. soldare "arruolare"]. - 1. (stor.) [chi era assoldato nelle milizie mercenarie: i s. di ventura] ≈ mercenario. 2. a. (milit.) [chi appartiene al gradino più basso della [...] gerarchia militare, anche nell'espressione soldato semplice] ≈ (lett.) milite. ‖ soldatessa. ↔ graduato, sottufficiale, ufficiale. b. (solo al sing.) (estens., fam.) [il periodo passato obbligatoriomente ...
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puttanata s. f. [der. di puttana], volg. - 1. [azione disonesta e sleale: è una vera p.!] ≈ canagliata, (fam.) carognata, (pop.) infamità, mascalzonata, (fam.) porcata, (fam.) porcheria, (volg.) vaccata. [...] ↓ colpo basso, tiro mancino. 2. (estens.) [azione, opera e sim., mal fatte e scadenti: che p. questo film!] ≈ abominio, boiata, (fam.) maialata, oscenità, (fam.) porcata, (fam.) porcheria, (fam.) schifezza, schifo, sozzeria, (roman.) zozzeria. ↔ ...
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qua avv. [lat. eccu(m) hac] (radd. sint.). - 1. [nel luogo vicino a chi parla: mi trovo q. per caso] ≈ in questo luogo (o posto), qui, [se il luogo è posto in basso] quaggiù, [se il luogo è posto in alto] [...] quassù. ↔ (lett., burocr.) ivi, là, lì. ● Espressioni: fig., fam., essere più di là che di qua → □. ▲ Locuz. prep.: al di qua 1. [con valore avv., dentro un determinato limite: la mia casa è al di q.] ...
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quaggiù (ant. quaggiuso /kwa'dʒ:uzo/) avv. [grafia unita di qua giù]. - 1. [in un luogo più in basso rispetto a quello in cui si trova la persona cui ci si rivolge: sono q. in cantina] ≈ (non com.) quiggiù. [...] ↔ lassù, quassù, (non com.) quissù. 2. (estens.) [con riferimento alla vita terrena, in questo mondo: le cose di q.] ↔ lassù ...
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giusto¹ [lat. iūstus, der. di ius iuris "diritto"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che osserva i principi della giustizia e della moralità: uomo g.] ≈ buono, corretto, equilibrato, morale, onesto, (lett.) [...] incontro della domanda e dell'offerta: g. prezzo; g. salario] ≈ equo, proporzionato. ↔ [superiore alla norma] alto, [inferiore alla norma] basso. g. [che ha il requisito dell'esattezza, della precisione: colpire nel punto g.; dimmi l'ora g.; il conto ...
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In musica la più grave tra le voci maschili (per l’estensione ➔ voce). In senso lato si dice b. la parte più grave di una polifonia, sia armonica (per es. la nota inferiore d’un accordo), sia contrappuntistica (la melodia sottoposta alle altre)....