presalario /presa'larjo/ s. m. [der. di salario, col pref. pre-]. - (educ.) [denaro concesso dallo stato agli studenti universitari con determinati requisiti di merito e appartenenti a famiglie a basso [...] reddito economico] ≈ assegno di studio. ‖ borsa di studio ...
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vile [lat. vīlis "di poco valore, di poco prezzo"]. - ■ agg. 1. (lett.) a. [che non ha valore né pregio: oggetti v.] ≈ infimo, pessimo. ↔ eccellente, ottimo. b. (estens.) [che merita disprezzo: il v. danaro] [...] ≈ abietto, ignobile, spregevole. ↔ degno, nobile. c. [di basso rango: persona di v. stirpe] ≈ infimo, modesto, umile. ↔ alto, elevato, nobile. 2. [che non ha il coraggio di affrontare un pericolo, di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e ...
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battere /'bat:ere/ [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. - ■ v. tr. 1. a. [dare colpi con le mani o con altro arnese] ≈ colpire, percuotere. ● Espressioni (con uso fig.) e prov.: prov., battere [...] le ali, anche in senso fig.: / o insensata cura de’ mortali, / quanto son difettivi sillogismi, / quei che ti fanno in basso batter l’ali! (Dante).
Usi estensivi e metaforici - Numerosissimi gli usi estens. o fig. di b.: il direttore d’orchestra batte ...
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bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] ., essendo quello semanticamente meno marcato e quindi più bisognoso di sfumature (si veda anche quanto detto a proposito della coppia alto/basso, nella scheda alto).
Il bello dei luoghi e del tempo - Un luogo (aperto o chiuso) è spesso definito b.; i ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] i comportamenti i sinon. di b. e cattivo distinguono diversi gradi e aspetti: ammodo, corretto e lecito indicano il livello più basso di bontà: il suo comportamento nei miei confronti è stato sempre corretto (vuol dire che si è sempre comportato bene ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] sulla tentazione (A. Fogazzaro). A‚izione e soprattutto pena e tormento sono dei dolori morali particolarmente intensi: teneva il capo basso, quasi più per vergogna che per a‚izione (L. Pirandello); io non mi ricordo aver passato un giorno solo della ...
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massificare v. tr. [comp. di massa e -ficare] (io massìfico, tu massìfichi, ecc.). - (soc.) [portare i componenti di una società verso modelli di comportamento uniformi e di basso livello] ≈ ‖ appiattire, [...] livellare, omogeneizzare, omologare, standardizzare, uniformare. ↔ ‖ differenziare, diversificare ...
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pro-¹ [dal lat. pro-]. - 1. Pref. che, in verbi e nei loro derivati, significa "fuori" o "davanti" (per es., proclamare, progettare, ecc.), "davanti e in basso" (per es., procombere, prosternare, ecc.) [...] oppure indica estensione, prosecuzione nello spazio e nel tempo (per es., procedere, progredire, ecc.) e sim. 2. In nomi di parentela, indica o gli ascendenti, più o meno lontani, dei genitori, talora ...
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In musica la più grave tra le voci maschili (per l’estensione ➔ voce). In senso lato si dice b. la parte più grave di una polifonia, sia armonica (per es. la nota inferiore d’un accordo), sia contrappuntistica (la melodia sottoposta alle altre)....