abraxas
abràxas s. m. e f. [dal gr. ἀβράξας, ἀβράσαξ, parola magica e inintelligibile per sé stessa (cfr. abracadabra)]. – 1. s. m. Nome con cui vengono indicate alcune gemme (dette anche gemme gnostiche), [...] , la parola magica abraxas o più spesso abrasax, che nel mondo ellenistico-romano, e specialmente nel sistema gnostico di Basilide (2° sec. d. C.), aveva vario significato simbolico. 2. s. f. Genere di farfalle della famiglia geometridi (lat. scient ...
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Eresiarca gnostico, figlio e discepolo di Basilide; dagli scarsi accenni dei polemisti cristiani, sappiamo che distingueva due anime, una animale che trasmigra di corpo in corpo, e una razionale che deve dominare quella. Clemente Alessandrino...
Filosofo epicureo, quarto successore del maestro nella direzione della scuola, dopo Ermarco, Polistrato e Dionisio; fiorito circa nella prima metà del secondo secolo a. C. (Diog. Laerzio, X, 25).
Bibl.: H. Ringeltaube, Quaest. ad vet. philos....