fasto2
fasto2 s. m. [dal lat. fastus -us]. – Lusso, pompa, ostentazione superba di ricchezza: il f. della corte di Francia; il f. magnifico dei palazzi barocchi; amare, odiare il fasto. ...
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tropo
tròpo s. m. [dal lat. tropus, gr. τρόπος; affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso»]. – 1. Metafora, e in genere traslato, come figura retorica di carattere semantico: l’abuso dei t.; usa [...] (Boccaccio); abbiam noi una gran libertà di sintassi e di tropi (Bettinelli); Vuol dir, lettor mio buono, Che di t. barocchi anch’io vo a caccia (Carducci). 2. Nella logica antica, tropi della sospensione dell’assenso, i fondamentali argomenti (dieci ...
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stucco2
stucco2 s. m. [dal longob. *stuhhi «intonaco»] (pl. -chi). – 1. a. Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, [...] plastico ornamentale e decorativo, o anche opera scultoria, realizzati in stucco: un soffitto decorato di preziosi s.; gli s. barocchi, neoclassici; un museo ricco di s. egizî e greci; la tomba degli s. di Cervèteri, che racchiude i più significativi ...
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acutezza
acutézza s. f. [der. di acuto]. – 1. a. Qualità di ciò che è acuto, sottile, penetrante (nei sign. proprî e fig.): a. d’una spada, a. dei denti; a. d’uno strillo, d’un fischio; l’a. del suono; [...] sottigliezza: a. di mente, d’ingegno; ha intuito con molta a. le cause dell’avvenimento; ho ammirato l’a. delle sue osservazioni. 2. letter. Arguzia, ingegnosità, espressione ricercata e concettosa: le a. degli scrittori barocchi (v. anche agudeza). ...
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frastaglio
frastàglio s. m. [der. di frastagliare]. – Lavoro d’intaglio a linee sporgenti e rientranti; al plur., complesso di ornamenti per lo più troppo minuti e artificiosi: abito pieno di frastagli; [...] f. barocchi che guastano l’originaria semplicità di linee della facciata. ...
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altana2
altana2 s. f. [dall’agg. ant. altano «alto»]. – Terrazzo coperto rialzato a forma di torretta al disopra dei tetti; è elemento architettonico caratteristico dei palazzi barocchi dell’Italia centrale [...] e specialmente di Roma, dove si presenta come un loggiato, appariscente per sviluppo di dimensioni e soprattutto per eleganza di architettura. Nelle caserme, si dà lo stesso nome alla torretta sopraelevata ...
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prodista
s. m. e f. e agg. Chi o che si richiama alla linea politica di Romano Prodi. ◆ E infine, il presidente della Regione [Emilia Romagna, Antonio La Forgia] si dimette dalla carica e dal partito, [...] spesso nei nomi propri (ho registrato, qualche anno fa [...] «prodisti», addirittura «marinisti», da non confondere con i lirici barocchi). (Gian Luigi Beccaria, Stampa, 19 maggio 2001, Tuttolibri, p. 8) • È questo il cruccio che [Massimo D’Alema ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] (in prov. di Bari), calcare tufaceo, e p. leccese, calcare argilloso magnesiaco, facilmente lavorabili, usati nei monumenti barocchi della Puglia; p. di Caen (〈kã〉, città della Francia settentr. nel dipartimento di Calvados), calcare oolitico usato ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima [...] , anche alla poesia e alla musica di quel secolo. Con la rivalutazione, nel xx secolo, dell’arte e della poesia barocca, il termine è stato privato di ogni valutazione negativa, diventando in genere sinon. di secentistico come agg. e di secentismo ...
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baroccume
s. m. [der. di barocco2], spreg. – Cumulo d’ornamenti barocchi o baroccheggianti; lavoro che ha le caratteristiche deteriori del barocco. ...
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Storica dell'arte, nata a Firenze il 2 aprile 1927. Laureatasi a Firenze nel 1949, è stata libera studiosa fino al 1958, svolgendo attività di assistente presso il Magistero di Firenze dal 1954 al 1958. Ha poi insegnato all'università di Lecce...
Storica dell'arte italiana (Firenze 1927 - ivi 2016). Prof. univ. dal 1966, ha insegnato alla Scuola Normale di Pisa dove ha costituito e diretto anche il Centro di elaborazione automatica di dati e documenti storico-artistici. Prof. emerito...