pasto2
pasto2 s. m. [lat. pastus -us, der. di pascĕre «pascere», part. pass. pastus]. – 1. a. L’atto del mangiare, soprattutto in quanto si compie ogni giorno e a ore determinate, per il proprio sostentamento, [...] e svuotamento di un organo cavo, variazione di determinati valori ematici, ecc.); p. opaco, sospensione di sali di bario (opachi ai raggi X) che viene fatta ingerire per rendere visibili radiologicamente i diversi segmenti del tubo digerente. 3 ...
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lacca3
lacca3 s. f. [dal lat. mediev. lacca, che è dall’arabo lakk, di origine pers.; cfr. sanscr. lākśā o rākśā]. – 1. a. Denominazione comune di sostanze colorate di varia origine; in partic., l. vegetale [...] e all’acquarello, inchiostri, ecc., costituiti da un colorante organico fissato per assorbimento a materiali inerti (solfato di bario, litopone, gesso, creta, ecc.) o, in vera combinazione chimica, a sali metallici. 4. Nell’uso region., scarpe di ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, [...] silicio (25,67%), alluminio, ferro, calcio, sodio, potassio, magnesio, idrogeno, titanio, cloro, fosforo, manganese, carbonio, zolfo, bario, azoto, che nel loro insieme costituiscono il 99,52%, mentre tutti gli altri rappresentano in totale soltanto ...
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titanato
s. m. [der. di titanio2]. – In chimica, nome dei sali di alcuni acidi del titanio (meta-, ortotitanico, ecc.), tra i quali i più importanti dal punto di vista applicativo sono i titanati alcalino-terrosi; [...] i titanati di calcio, stronzio, ma soprattutto di bario, trovano larga applicazione per le loro proprietà dielettriche, ferroelettriche, piezoelettriche; fra i titanati dei metalli pesanti il più importante è il meta-titanato di piombo, che si usa ...
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alcalino
agg. [der. di alcali]. – Relativo agli alcali: reazione a. (o basica), quella di un liquido (capace di far passare dal rosso al blu il colore di una cartina di tornasole) nel quale gli ioni [...] basica (non si trovano perciò mai liberi in natura); metalli alcalino-terrosi, gli elementi bivalenti calcio, magnesio, stronzio, bario (e radio), così detti perché i loro ossidi presentano reazione alcalina e perché non si alterano col calore ...
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carbonite
s. f. [der. di carbone]. – Miscela esplosiva del tipo delle dinamiti a base attiva, usata come esplosivo di sicurezza nelle miniere di carbone; risulta di nitroglicerina assorbita su farina [...] di legno mescolata con nitrato di sodio o di potassio o di bario. ...
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cromato2
cromato2 s. m. [der. di (acido) crom(ico), col suff. -ato]. – In chimica, nome generico dei sali dell’acido cromico, composti contenenti lo ione bivalente CrO42-; alcuni di questi sali, generalm. [...] di colore giallo e insolubili in acqua, quali il c. di bario e il c. di piombo, vengono usati come pigmenti. ...
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biogeno
bïògeno agg. [comp. di bio- e -geno]. – In biologia, di elemento chimico costituente della materia vivente. Gli elementi biogeni vengono di solito divisi in quattro gruppi: primarî plastici (carbonio, [...] rari indispensabili (magnesio, ferro, rame, zinco, iodio, cobalto, manganese, silicio, fluoro), e rari speciali (vanadio, boro, litio, bario, stronzio), presenti nei viventi in quantità minime (dei secondi si sono trovate tracce solo in alcuni gruppi ...
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stronzio
strònzio s. m. [lat. scient. Strontium, dal nome delle miniere di Strontian, in Scozia]. – Elemento chimico di simbolo Sr, numero atomico 38, peso atomico 87,62, metallo alcalino-terroso con [...] proprietà analoghe a quelle del calcio e del bario, esistente in natura come minerale sotto forma di solfato (celestina) e carbonato (stronzianite), nelle acque marine, in alcune acque minerali, in alcune alghe del genere Fucus: si presenta come un ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese [...] di ferro in polvere impalpabile, usato nella politura del vetro, dei metalli, ecc., addizionato di sostanze diverse (gesso, creta, solfato di bario) che ne variano il tono del colore e lo rendono adatto ai diversi impieghi; r. di Marte, miscela di ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità 3,74 g/cm3, tenero, di lucentezza argentea,...
Minerale, solfato di bario, BaSO4, rombico, di densità 4,50 g/cm3. Incolore e vitreo se puro, si presenta in bei cristalli, talora anche molto sviluppati, o in masse globulari, con struttura lamellare o fibrosa, e spatiche; i più belli provengono...