narcotico
narcòtico agg. e s. m. [dal gr. ναρκωτικός «che fa intorpidire», der. di νάρκωσις «torpore»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Propriam., che dà sopore, torpore; detto soprattutto di sostanza, o di procedimento, [...] e capace di provocare narcosi o anestesia generale e perciò detto anche anestetico generale (come, per es., l’etere, il cloroformio, i barbiturici per via endovenosa, ecc.). Attualmente al termine narcotico si tende a preferire oppiaceo o oppioide. ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò [...] egli aspira l’anestetico; a. per iniezione; a. rettale, con immissione cioè nel retto di un clisma contenente barbiturici; a. spinale, eseguita iniettando il liquido anestetico nel canale vertebrale per ottenere un’anestesia periferica a vasto raggio ...
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ipnotico
ipnòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo hypnotĭcus, gr. ὑπνωτικός, der. di ὑπνόω «far dormire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Sonnifero, che determina il sonno: sostanze i., sostanze chimiche appartenenti [...] (per es. il cloralio, varî alcali e aldeidi alifatiche) agiscono a livello della corteccia cerebrale, altre (come i barbiturici) sull’ipotalamo. Come s. m., ogni medicamento (detto anche sonnifero), capace di provocare, in dosi adeguate, uno stato ...
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barbiturici
Classe di farmaci anestetici, antiepilettici e ipnotici derivati dall’acido barbiturico, che hanno in comune un’azione reversibile di depressione del sistema nervoso centrale. I b. che producono induzione dell’anestesia sono il...
IPNOTICI (XIX, p. 481)
Leonardo DONATELLI
Dopo l'avvento dei barbiturici e l'introduzione in terapia del Veronal e degli altri derivati, gli studî si sono indirizzati a ricercare quali di questi composti meglio rispondano alle esigenze pratiche....