berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, [...] Tunisia e Tripolitania (riunite nella denominazione generica di Barberìa), di origine camitica, islamizzate dalla conquista araba nel medioevo (anche bàrbero): le stirpi b., l’elemento b. in Libia; lingua ...
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fantafuturo
(fanta futuro), s. m. Futuro fantascientifico. ◆ Il titolo è «Evolution» […], perché si parla niente meno che della storia del mondo, dai primordi a oggi, passando per egizi, barbari, romantici [...] mozartiani, fino agli anni ’60 di «Grease» e al fanta futuro, con l’optional di una sfilata di moda. (Maurizio Porro, Corriere della sera, 20 ottobre 1998, p. 53, Spettacoli) • Favola un po’ sadica per ...
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timpano
tìmpano s. m. [dal lat. tympănum, gr. τύμπανον, con i sign. 1 e 3]. – 1. Strumento a percussione, costituito di un bacino emisferico di metallo chiuso da una membrana che, più o meno tesa mediante [...] genericam. uno strumento a percussione sul tipo del tamburo: L’alto rumor de le sonore trombe, De’ timpani e de’ barbari stromenti (Ariosto). 2. a. In anatomia umana e comparata, la membrana che trasmette le vibrazioni sonore alle ossa dell’orecchio ...
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torcifero
torcìfero s. m. [comp. di torcia e -fero], non com. – Portatore di torcia, di fiaccola (è termine coniato per rendere in forma moderna il classico tedoforo): scortati dai t., ecco patrizi fendere [...] la folla dei barbari egizi (Gorresio). ...
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secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», [...] di vita, alla civiltà, alla cultura, ai costumi: un s. di grande splendore artistico; i s. bui della dominazione straniera; s. barbari, di decadenza. c. Epoca, età in cui si vive, in espressioni quali: le idee di questo s.; i costumi, la moda dell ...
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raddomandare
(e raddimandare) v. tr. [comp. di r- e addomandare, addimandare]. – Forme ant. per domandare o ridomandare (cioè richiedere ciò che ci spetta o che ci era appartenuto): sarà in te meno d’umanità [...] che ne’ barbari, i quali troviamo non solamente aver li corpi delli lor morti raddomandati, ma per riavergli essersi virilmente disposti a morire? (Boccaccio). ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] a male, guastarsi, solo nel part. pass. (v. passato). 2. Usi estens.: a. Entrare in un luogo: varcati i confini, i barbari passarono nel territorio dell’Impero; se volete p. nel mio ufficio, parleremo con più comodo; far p. un visitatore, un cliente ...
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ceppo
céppo s. m. [lat. cĭppus «palo di palizzata, cippo»; cfr. cippo]. – 1. a. Parte inferiore, piede, delle piante legnose, da cui si alza il tronco e da dove si diramano le radici e spesso nascono [...] c. di Priamo è discesa (Caro). Anche stirpe, lignaggio: i più de’ patrizi ... non furono di c. italico, discendendo dai barbari della Germania (Gioberti); era egli di c. paesano (I. Nievo). c. In antropologia fisica, la categoria sistematica in cui è ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. «i balbettanti»). Da ciò sorse la contrapposizione...
BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, per i Triballi), senza alludere ad alcuna...