tropismo
s. m. [der. di tropo-]. – 1. In biologia, movimento orientato di un organismo, animale o vegetale, o di una sua parte, determinato dall’azione di uno stimolo esterno (luce, temperatura, umidità, [...] farmaci a localizzarsi o accumularsi prevalentemente in determinati organi o apparati: per es., il tropismo intestinale, o enterotropismo, del bacillo tifico; il tropismo per il tessuto nervoso, o neurotropismo, dei farmaci neurolettici, ecc. ...
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pleurite1
pleurite1 (ant. pleurìtide) s. f. [dal lat. tardo pleuritis -itĭdis, gr. πλευρῖτις -ίτιδος, der. di πλευρά «fianco»]. – In medicina, infiammazione della pleura, dovuta per lo più all’azione [...] di Koch (p. specifica), lo stafilococco, lo pneumococco, i bacilli del tifo, ecc., ma talora dovuta ad altre cause, quali tumori, trauma toracico, irritazione da sostanze chimiche; si manifesta generalmente con tosse secca, febbre modica o elevata ...
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tubercolare
agg. [der. di tubercolo]. – 1. Nelle scienze biologiche, del tubercolo, o caratterizzato dalla presenza di tubercoli: struttura t.; forma t. della lebbra. 2. Nell’uso com. e anche medico, [...] della tubercolosi, relativo alla tubercolosi, che è proprio della tubercolosi: bacillo t.; natura t. di un quadro morboso; malattia t.; lesione t.; contagio, infezione tubercolare. ...
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retrofaringeo
retrofaringèo (o retrofarìngeo) agg. [comp. di retro- e faringe]. – In anatomia e medicina, che è situato dietro la parete posteriore del faringe, o riguarda tale regione: ascesso r., ascesso [...] che si forma tra la fascia prevertebrale e la parete posteriore del faringe e che si distingue in ascesso caldo, se dovuto ai comuni piogeni, e ascesso freddo, se al bacillo tubercolare. ...
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tubercolosi
tubercolòṡi s. f. [der. di tubercolo]. – 1. Malattia infettiva e contagiosa dell’uomo e di alcuni animali (soprattutto bovini, e altri a sangue caldo), provocata da uno schizomicete parassita, [...] e dall’organizzazione dei cosiddetti tubercoli elementari, lesioni costituite da nuclei infiammatorî con al centro piccole colonie di bacilli, a evoluzione per lo più necrotica, con raccolta di materiale caseoso, che confluendo tra loro dànno luogo ...
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tularemia
tularemìa s. f. [comp. del nome del bacillo (Pasteurella) tular(ensis), così chiamato perché l’infezione si manifestò dapprima nel distretto della città di Tulare in California, e del suff. [...] -emia]. – Malattia infettiva acuta, simile alla peste, molto diffusa nei roditori e trasmissibile all’uomo, causata dal coccobacillo gram-negativo Pasteurella tularensis (nome che successivamente è stato ...
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viomicina
s. f. [comp. di vio(letto), per il colore dello streptomicete che lo produce, e -micina]. – Antibiotico prodotto da colture di alcune specie di Streptomyces (v. streptomicina), dotato di attività [...] batteriostatica nei confronti di Mycobacterium tuberculosis (il bacillo di Koch) e impiegato pertanto come farmaco antitubercolare. ...
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virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno [...] della maggior parte dei segni analoghi, varia secondo l’epoca e secondo la scuola. 3. In batteriologia si è chiamato bacillo virgola, per il suo aspetto morfologico, il vibrione del colera. 4. In sartoria, il filo o cordoncino finissimo che segue ...
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Sinonimo di batterio, indicante gli Schizomiceti. Nel linguaggio scientifico gli appartenenti al genere Bacillus (➔ Bacillacee).
In botanica, b. radicale, quello che determina la formazione dei tubercoli radicali nelle Fabacee.
cocco-bacillo
Microrganismo di forma ovalare (forma simile a quella di un uovo), intermedia tra quella del cocco e quella del bacillo. C.-b. di Yersin: il batterio Klebsiella pestis, agente della peste; c.-b. fetido di Perez: Klebsiella ozaenae,...